Modificato il: 30/05/2023
Cannabinolo: una sostanza ancora in fase di studio, ma dalle prospettive interessanti
Fra tutti i composti chimici presenti nella pianta di cannabis, il cannabinolo (CBN) è uno dei più promettenti. Anche se meno conosciuto rispetto ad altri cannabinoidi come THC e CBD, il CBN sta attirando sempre più l’attenzione degli scienziati e dei ricercatori per i suoi interessanti, potenziali effetti terapeutici.
Ti abbiamo incuriosito? Bene, andiamo a esplorare nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sul cannabinolo, comprese le sue proprietà attualmente oggetto di studio, i suoi effetti e i modi in cui potrebbe essere utilizzato.
Che cos’è il cannabinolo
Il cannabinolo, conosciuto con la sigla CBN, è un composto chimico che appartiene alla famiglia dei cannabinoidi e viene prodotto a partire dal THC quando questo viene esposto all’aria e al calore. Ad esempio, è possibile trovarne quantità rilevanti (anche se sempre inferiori rispetto agli altri cannabinoidi) nelle cime lasciate molto tempo all’aria che, invecchiando, aumentano appunto la percentuale di questa sostanza.
È uno dei principali cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis e, sebbene sia stato scoperto negli anni ’30, solo di recente la ricerca scientifica ha iniziato a interessarsi alle sue proprietà terapeutiche. Per questo tutto quello che sappiamo (e che ti stiamo per raccontare in questo articolo) è ancora in fase di studio e dovrà essere confermato da ulteriori dati.
Sembra che il cannabinolo si vada a legare ai recettori che contribuiscono a sviluppare risposte antidolorifiche, antinfiammatorie e che possa inibire la produzione di enzimi di segnalazione neuronale.
Leggi anche: Perché tutti parlano di cannabis geneticamente modificata anche se non esiste
Le proprietà del CBN
Negli studi preliminari, il CBN è stato dunque dimostrato efficace nella riduzione del dolore e una delle sue possibili proprietà principali del CBN potrebbe essere quella sedativa, che lo renderebbe utile per il trattamento dell’insonnia e per indurre il sonno. Inoltre, il cannabinolo è stato studiato per la sua attività antinfiammatoria, che potrebbe aiutare a ridurre il dolore cronico, l’artrite e altre condizioni infiammatorie.
Altre ricerche suggeriscono che il CBN possa anche avere un potenziale effetto antibatterico, in grado di contrastare alcuni ceppi di batteri resistenti agli antibiotici, soprattutto nel caso di una varietà di stafilococco antibiotico-resistente.
Inoltre, il CBN potrebbe avere un ruolo nella prevenzione di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, in quanto sembra avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che proteggono le cellule cerebrali.
Tuttavia, saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare queste proprietà e comprendere meglio il meccanismo d’azione del CBN.
Un’ulteriore nota dobbiamo porla riguardo alle concentrazioni del cannabinolo nelle piante di cannabis. Infatti, poiché il CBN è presente in quantità molto minori rispetto ad altri cannabinoidi come il THC e il CBD, potrebbe essere necessario ricorrere a tecniche di estrazione specifiche per ottenere quantità significative di CBN per scopi terapeutici. In ogni caso, le proprietà del CBN fanno di questo composto un interessante oggetto di studio per la ricerca sulla cannabis e la medicina alternativa.
Differenze fra cannabinolo CBN e cannabidiolo CBD
Il cannabidiolo è uno dei principali cannabinoidi presenti nella cannabis e ha guadagnato molta attenzione per i suoi effetti antinfiammatori, analgesici, ansiolitici e anticonvulsivanti. Al contrario, il cannabinolo si forma quando il tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo della cannabis, viene esposto all’aria o alla luce, e ha proprietà sedative e rilassanti (da confermare).
Inoltre, mentre il CBD non è psicoattivo e non causa effetti di tipo “euforico”, il CBN può avere un effetto leggermente sedativo e causare sonnolenza, poiché agisce sui recettori del sonno nel cervello. Per correttezza, ribadiamo però che quest’ultima affermazione è ancora solo un’ipotesi e non supportata da studi confermati.
In termini di utilizzo terapeutico, il CBD è rivolto al trattamento di disturbi come l’ansia, l’epilessia, il dolore cronico e l’infiammazione, mentre il CBN potrebbe essere utile per il trattamento dell’insonnia e del dolore.
Leggi anche: Hemp Body Car: quando la Ford pensò di commercializzare un’auto fatta di… canapa!
Come viene commercializzato il cannabinolo?
Il cannabinolo può essere trovato in vendita in diverse forme, tra le quali:
- Olio di cannabinolo: l’olio di CBN è una forma filtrata e purificata di cannabinolo, combinato ad altri oli alimentari. Può essere assunto per via orale o mescolato in cibi e bevande;
- Capsule al CBN: le capsule sono un’altra forma conveniente di utilizzo del CBN che offrono un dosaggio preciso;
- Creme e lozioni: anche l’utilizzo topico del cannabinolo è in fase di analisi. Potrebbe avere un effetto lenitivo grazie al suo potere antinfiammatorio.
È opportuno notare che, nonostante nelle descrizioni sopracitate abbiamo descritto brevemente le modalità di utilizzo solitamente abbinate a questi prodotti, nel nostro Paese la legge ne vieta il consumo in qualsiasi forma, sempre.
Inoltre, un caveat anche per i lettori che ci seguono dall’estero, e che risiedono in Stati nei quali il consumo di CBN è consentito: anche se il cannabinolo è generalmente considerato sicuro e ben tollerato, è importante notare che la ricerca sui suoi effetti è ancora limitata e che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare la sua sicurezza e l’efficacia a lungo termine.
Se la cannabis e i tuoi prodotti ti affascinano, ti consigliamo di fare un giro sul nostro shop Sensoryseeds per trovare semi di marijuana che andranno ad arricchire la tua collezione personale.