Modificato il: 30/05/2023
Potrebbero sembrare prodotti simili, ma sono profondamente diversi, tanto per le proprietà quanto per gli utilizzi
I derivati della cannabis hanno conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, che ha portato ad ampliare notevolmente l’offerta di prodotti in questo campo.
Tra gli estratti più apprezzati sicuramente c’è l’olio di cannabis, grazie ai suoi molteplici utilizzi e alle tante proprietà funzionali che offre.
A seconda del metodo di produzione e dei principi attivi in esso contenuto, esso può trovare applicazione in ambito alimentare e cosmetico, ma anche in quello farmaceutico.
Proprio perché ne esistono di diverse tipologie, non è facile orientarsi tra gli oli di cannabis. In questo articolo approfondiamo l’olio di canapa e cerchiamo di capire cosa lo distingue da quello di CBD, quanto a proprietà, benefici e utilizzi.
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Che cos’è l’olio di canapa? E come si produce?
L’olio di canapa è un prodotto organico che viene ricavato dai semi dell’omonima pianta mediante spremitura a freddo o estrazione con solventi.
A differenza delle infiorescenze della pianta, i semi di canapa non contengono THC o altri cannabinoidi, ma sono eccellenti fonti di acidi grassi omega e proteine.
Per produrre l’olio di canapa viene seguito un processo produttivo non diverso da quello usato per produrre l’olio d’oliva o quello di girasole.
E in effetti, diversi cuochi considerano l’olio di canapa un ottimo e sano sostituto dell’olio di oliva, grazie ai suoi presunti effetti positivi sulla salute, soprattutto per il suo contenuto di acidi grassi omega-3 e omega-6, ma anche per la presenza di acido oleico.
Anche l’aspetto e la consistenza tra i due oli sono simili: la tonalità dell’olio di canapa varia dal verde chiaro al verde intenso secondo diverse sfumature che ne accentuano o meno le caratteristiche organolettiche (l’olio di canapa raffinato presenta un colore più chiaro ma è meno pregiato).
Si distingue però dall’olio d’oliva per il sapore, che ricorda quello delle nocciole e per l’odore, visto che all’olfatto è meno pungente e intenso.
Allo stesso modo dell’olio di oliva, però, è consigliabile consumarlo crudo, così da mantenerne intatte le proprietà nutritive.
Olio di canapa: proprietà, benefici e utilizzi
Un modo abbastanza comune di consumare l’olio di canapa è la somministrazione per via orale. Il principale (ma non unico) ambito di applicazione è, infatti, proprio quello alimentare.
L’olio di canapa è un alimento vegetale con alto valore nutrizionale, soprattutto per la presenza di acidi grassi polinsaturi. Viene utilizzato soprattutto (a crudo) per condire insalate o zuppe, in alternativa all’olio d’oliva, oppure può essere ingerito sotto forma di capsule.
Dal punto di vista dietetico e nutrizionale, è noto soprattutto per essere una delle poche fonti di acido alfa linolenico, che è un importante acido grasso essenziale della famiglia omega-3 dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, oltre che per il suo ottimale equilibrio tra acidi grassi omega-3 e omega-6 (in rapporto di 3 a 1) che, secondo studi scientifici, determinerebbe effetti benefici sull’organismo.
I semi di canapa non sono ricchi solo di acidi grassi omega-6 e omega-3. Sono anche fonte di vitamine del gruppo A,B,E (antiossidanti naturali) e di microelementi fondamentali (fosforo, potassio e magnesio).
Riguardo i benefici apportati dalla presenza di vitamine, ci limitiamo a ricordare che: le vitamine B1 e B2 sono in grado di sintetizzare i processi energetici dell’organismo, mentre la vitamina E aiuta a bilanciare il colesterolo e a proteggere dai radicali liberi e dall’invecchiamento cellulare.
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Olio di canapa vs olio di CBD: quali sono le differenze?
Abbiamo visto come l’olio di semi di canapa costituisca un integratore alimentare, ricco di nutrienti vitali utili ripristinare l’equilibrio dell’organismo e fornirgli la giusta energia.
E per quanto riguarda l’olio di CBD?
Quest’ultimo non viene ottenuto a partire dai semi come il precedente, ma si produce spremendo altre parti della pianta, come gli steli e i fiori. Questa differenza fa sì che l’olio di CBD sia caratterizzato da un buon contenuto di cannabinoidi (per lo più il cannabidiolo) e terpeni.
In Italia questo prodotto può essere liberamente acquistato, ma bisogna precisare che non ne è consentita né l’assunzione per via orale, né l’utilizzo topico (ovvero l’applicazione sulla pelle). In altri Paesi al mondo nei quali la legislazione in materia di cannabinoidi è più permissiva, però, l’olio di CBD rappresenta un cannabidiolo piuttosto ricercato per le sue particolari proprietà.
Il CBD (sostanza non psicotropa derivata dalla cannabis) rientra tra gli antinfiammatori naturali che, come diversi studi sembrano evidenziare, può arrecare una serie di benefici al sistema muscolare, come il rilassamento e la diminuzione del dolore e il rilassamento dei muscoli, e contrastare problemi alla pelle, quali infiammazioni e dermatiti.
Questo spiega perché l’olio al CBD può rivelarsi particolarmente utile come olio per messaggi.
Lo si usa, infatti, non solo per sciogliere le tensioni accumulate durante la giornata lavorativa, ma anche per lenire fastidi e dolori causati da un’attività fisica intensa. Ed infatti sono proprio gli atleti a ricorrere più spesso a questa tipologia di prodotto per combattere contratture e traumi e provare una sensazione di sollievo dal dolore.
Ma l’olio di CBD è famoso anche per la sua azione idratante e antiossidante.
Dato l’alto contenuto di acidi grassi essenziali, viene usato a livello epidermico per nutrire la pelle e mantenerla idratata e protetta. Non a caso questo prodotto è particolarmente indicato nel caso di pelle secca.
Grazie alle sue proprietà antiossidanti, peraltro, il CBD viene usato da alcune aziende come ingrediente nella preparazione di prodotti cosmetici. Lo si usa soprattutto nella produzione di creme anti-age, dal momento che consentirebbe di contrastare i segni dell’invecchiamento, come le rughe.
In conclusione
In questo articolo abbiamo parlato dell’olio di canapa e di quello di CBD, spiegando cosa sono, come vengono prodotti e quali sono le differenze che li contraddistinguono.
Il primo è utilizzato in cucina per condire gli alimenti e, essendo ottenuto a partire dai semi della canapa, non contiene cannabinoidi e, pertanto, è considerato totalmente sicuro. L’olio di CBD, invece, è caratterizzato da un alto contenuto di cannabidiolo, una molecola che, per quanto secondo alcuni studi possieda delle proprietà particolarmente interessanti, in Italia è ancora disciplinata in modo piuttosto severo.
Ad ogni modo, la compravendita di questo prodotto è perfettamente legale, a patto che si tratti di articoli a norma di legge ottenuti a partire da piante di canapa legale.
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