Modificato il: 29/07/2023
Cosa sono i semi femminizzati, la loro origine, le peculiarità e i vantaggi che offrono rispetto agli altri semi di canapa.
C’erano una volta le piante di cannabis Sativa, Indica e Ruderalis, nate dai rispettivi semi di cannabis. La Sativa e l’Indica si somigliano molto per alcuni aspetti: sono originarie dell’emisfero meridionale e crescono lentamente, godendosi tutta la luce possibile fino alla fine della stagione estiva.
La pianta di cannabis Ruderalis, invece, ha dovuto adattarsi a molta meno luce solare ed è sopravvissuta nonostante le dure condizioni dell’emisfero nord. La sua fioritura è differente, arriva più volte durante l’anno e non dipende dai cambiamenti stagionali.

Nel momento in cui le piante nate dai semi di marijuana passano dallo stato vegetativo alla fase di fioritura, appaiono maestose e producono abbondanti cime, ricche di resina e di THC.
Per lungo tempo i breeder hanno incrociato tra loro le tre varietà di canapa col fine di ottenere prodotti differenti con le migliori proprietà dell’uno e dell’altro genitore. Uno dei più prestigiosi risultati ottenuti tramite studi e sperimentazioni è il processo di femminilizzazione, ovvero quello da cui si ottengono i famosi semi di cannabis femminizzati.
Andiamo subito a vedere di che si tratta!
Caratteristiche e vantaggi dei semi di cannabis femminizzati.
Ormai è risaputo, le femmine hanno una marcia in più. Ciò accade anche per quanto riguarda le piante di canapa femminili, le cui gemme racchiudono il contenuto più interessante della pianta di canapa.
I semi femminizzati di cannabis (spesso citati come “Fem”) daranno vita a piante di canapa femmina (la percentuale di probabilità è del 99%). Grazie a questa eccezionale caratteristica, non ci sarà bisogno di monitorare lo sviluppo e comprendere il sesso della pianta, dovendo poi scartare i maschi.
Questo tipo di semi di marijuana nasce alla fine degli anni ‘90, proprio allo scopo di eliminare il problema di dover riconoscere il sesso delle piante, incorrendo nel rischio di veder nascere piante maschili, utili per l’ibridazione ma non ai fini di ottenere infiorescenze e resina.
Se all’inizio i semi femminizzati potevano produrre piante poco stabili e con problemi qualitativi come l’ermafroditismo, sono stati poi perfezionati negli anni, innalzando molto i livelli di qualità e sostituendo quasi totalmente i semi regolari (detti anche “normali”, sono i preferiti dalla old school).
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Come nascono i semi femminizzati?
La verità è che se oggi abbiamo a disposizione i semi femminizzati, è grazie alle angurie.


Ma che significa?
Per la produzione delle angurie, sono stati fatti numerosi esperimenti e si è scoperto che la versione femminizzata del seme produceva frutti privi di semi all’interno. Questa è la differenza con i semi regolari: una grande rivoluzione per i coltivatori!
La varietà femminizzata, inoltre, si può clonare grazie alle talee, mantenendo l’età e la composizione genetica della pianta madre. Ma le piante che nascono dai semi sono molto più forti e non ereditano la vulnerabilità della pianta madre verso parassiti e malattie.
Differenza fondamentale tra semi autofiorenti e femminizzati.
Come abbiamo detto nelle righe precedenti, i semi di marijuana femminizzati hanno il grande vantaggio di dar vita a piante di sesso femminile che produrranno fiori ricchi di THC. I vantaggi per i coltivatori sono dunque di due tipi:
- Praticità: da ogni semi di cannabis verrà generata una pianta produttiva
- Economia: non vi sarà il problema di estirpare le piante maschio o di dirottarle ad altri usi
Ma quale differenza c’è tra i semi femminizzati e i semi autofiorenti e semi veloci?
Dovete sapere che i semi autofiorenti sono così chiamati per la loro capacità di fiorire in maniera automatica in base all’età della pianta e non al fotoperiodo. Ciò accade nello stesso modo per i semi di cannabis fast flowering ma in tempi ancora più rapidi (perfino in 42 giorni!).
Il tocco d’artista però sta nel fatto che queste ultime due tipologie, oltre a fiorire in maniera autonoma, siano anche femminizzate! Perciò i breeder hanno a che fare con semi di cannabis che garantiscono la nascita di piante femmina e che fioriranno in modo automatico.
Dunque perché acquistare i semi femminizzati se esistono queste varietà di semenze automatiche?
La risposta sta nel tipo di produzione: le piante generate da semi femminizzati classici infatti permettono un raccolto di fiori molto più abbondante rispetto alle autofiorenti e alle fastflowering strains. La pianta cresce in maniera più poderosa e le sue cime saranno più ricche di fiori e di resina.
Dunque i semi femminizzati sono il prodotto migliore per quei coltivatori che hanno come obiettivo quello di ottenere una produzione superlativa a livello di numero e di grandezza dei fiori.
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Considerazioni finali.
In Italia, la legge italiana proibisce la coltura delle piante di marijuana, infatti i semi di cannabis che trovate nello shop di Sensoryseeds hanno come destinazione d’uso il solo scopo collezionistico.
Nel nostro grow shop sono presenti tantissimi tipi di semi femminizzati BSF Seeds (una delle migliori banche di semi di tutto il mondo), tra cui:
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