Si possono usare le infiorescenze di canapa? Chiarimenti

si possono usare le infiorescenze di canapa

Modificato il: 19/04/2022

Scopri se e come si possono utilizzare le infiorescenze delle piante di canapa

Da un po’ di tempo a questa parte, le piante di canapa hanno trovato un rinnovato successo in diversi ambiti, di conseguenza se ne sente parlare sempre di più.

La canapa trova impiego nel settore industriale, tessile, cartario e anche in quello energetico.

Insomma, di questa pianta si utilizza un po’ tutto, persino i semi di cannabis vengono spremuti per ottenere oli pregiati.

A tal proposito, però, tanti utenti si stanno domandando per cosa vengano utilizzate le infiorescenze di canapa.

 

Come mai queste componenti della pianta di marijuana sono tanto apprezzate? 

In Italia si possono utilizzare?

Per rispondere a questi interrogativi, noi di Sensoryseeds abbiamo scelto di approfondire il concetto, spiegandoti come stanno le cose.

Ecco le principali curiosità riguardo alle infiorescenze di cannabis e ai suoi utilizzi.

infiorescenze di canapa

Infiorescenze di canapa: cosa sono?

Le infiorescenze sono il motivo principale per il quale i canapicoltori decidono di piantare i semi di marijuana. Si tratta sostanzialmente dei fiori della pianta, profumatissimi componenti ricchi di fitochimici (cannabinoidi, terpeni, ecc.).

In natura le infiorescenze sono tipiche delle piante di marijuana femminizzatefast flowering e fungono da organi riproduttivi, infatti, se fecondati dal polline, generano la nascita di nuovi semi. 

A causa dello stress ambientale e della creazione di nuove genetiche, però, oggi esistono anche delle piante ermafrodite, ossia delle piante che possiedono sia gli organi riproduttivi femminili sia maschili (sacche polliniche).

Le infiorescenze di canapa (chiamate anche cime) sono inconfondibili, crescono dai nodi e dai gambi della pianta e hanno un tipico aspetto compatto a cespuglietto, ben diverso dalle foglie a ventaglio, simbolo della marijuana.

Leggi anche: Qual è la differenza tra canapa e marijuana?

Infiorescenze di canapa: come si usano e a quale scopo?

Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, le infiorescenze di cannabis sono uno dei principali motivi per cui vengono coltivate queste piante, ecco perché col tempo si sono diffusi tantissimo sia i semi femminizzati sia le piante cannabis fast flowering (genetiche quasi al 100% di sesso femminile, in grado di produrre i fiori).

Ma per cosa vengono utilizzate le infiorescenze e, soprattutto, è legale usarle?

Iniziamo con il precisare che oggi esistono genetiche di marijuana ad alto contenuto di THC e altre – chiamate cannabis light, marijuana legale o con altri nomi simili – che possiedono bassissime percentuali di questa sostanza psicotropa e che, invece, hanno alte concentrazioni di CBD, un cannabinoide privo di effetti psicotropi molto apprezzato.

Ogni Paese del mondo ha le proprie leggi in merito: in Italia, per esempio, è consentito acquistare le infiorescenze di canapa light, ma è vietato consumarle, a meno che non ci siano delle eccezionali e rarissime prescrizioni mediche a riguardo.

Ma dove è consentito, per che cosa si utilizzano le infiorescenze di canapa? E come?

Le cime di canapa sono apprezzate un po’ in tutto il mondo per via delle loro proprietà rilassanti, antinfiammatorie e analgesiche.

In particolare le infiorescenze di canapa light vengono sfruttate per le alte percentuali di CBD (o cannabidiolo), un cannabinoide che agendo sull’organismo umano riesce a lenire dolori di diversa forma e diversa origine. 

In alcune zone del mondo, tuttavia, sono ampiamente utilizzate anche le infiorescenze di marijuana ricche di THC, persino nel settore farmaceutico.

infiorescenze di canapa essiccate

Prima dell’uso le infiorescenze di cannabis vengono fatte essiccare naturalmente o mediante attrezzature specifiche e, per lo più, impiegate nei seguenti modi:

  • sotto forma di infuso: piccole quantità di infiorescenze essiccate si lasciano agire nell’acqua bollente per circa quindici minuti, come si fa con le altre comuni tisane, e poi si sorseggia la bevanda ottenuta;
  • si fumano: le infiorescenze vengono sminuzzate e fumate da sole, oppure assieme al tabacco o altre erbe;
  • si mischiano agli alimenti: dove consentito, le cime di cannabis vengono sminuzzate e usate in ambito alimentare per preparare dolci, pane o altre particolari pietanze.

Questi sono solo alcuni esempi delle modalità con le quali vengono utilizzati i buds di cannabis (come abbiamo già detto, però, non in Italia), ma le sostanze da essi ricavate rientrano anche nelle formulazione di tanti altri prodotti nel settore farmaceutico (sia per uso orale sia per uso topico) e in quello cosmetico.

Leggi anche: Come capire se i semi di maria sono buoni

Per concludere

Oggi, in tutto il mondo, sono in corso tantissimi studi riguardo alle potenzialità delle sostanze contenute nelle infiorescenze di marijuana. 

Nonostante i dati delle ricerche siano incoraggianti sotto vari punti di vista, tanti Paesi sono ancora riluttanti all’idea di legalizzare l’utilizzo di questi prodotti, mentre altri hanno fatto enormi passi avanti in questo senso; certamente, con il tempo, si presume che qualcosa cambierà.

Detto ciò, sperando che il nostro approfondimento sia stato utile per chiarirti le idee, ti invitiamo a visitare il nostro store Sensoryseeds, dove potrai acquistare le migliori varietà di semi di cannabis online a scopo collezionistico. 

Ci teniamo a ricordarti, infatti, che in Italia coltivare cannabis non è consentito.

Ti aspettiamo su Sensoryseeds. A presto!