Tutto quello che devi sapere sul bonsai di cannabis: caratteristiche e tecniche di crescita

Bonsai di Cannabis su Superficie in Legno con Branding Sensory Seeds

Modificato il: 22/11/2023

L’arte del bonsai di marijuana, quando la tradizione incontra la modernità

In un tranquillo giardino, un albero in miniatura cresce rigoglioso, radicato in un piccolo vaso. Ogni ramo, ogni foglia racconta una storia di tradizione, meditazione e profonda connessione con la natura.

Questo è l’arte del bonsai, una pratica che ha attraversato secoli e culture, riflettendo la relazione dell’uomo con il mondo naturale.

 

Ma immaginiamo per un momento che questo alberello sia una pianta di cannabis. La storia prende una svolta inaspettata, portandoci in un territorio inesplorato dove l’antico incontra il moderno.

Unisciti a noi in questo viaggio attraverso l’arte del bonsai e scopri come la cannabis sta reinventando e arricchendo questa antica pratica, offrendo una nuova prospettiva sulla sua bellezza e significato.

Bonsai che cresce in un giardino | Sensoryseeds

Un’introduzione ai bonsai

L’arte del bonsai ha origini antiche, risalenti a oltre mille anni fa. Sebbene sia spesso associata alla cultura giapponese, le sue radici possono essere rintracciate anche nella tradizione cinese di coltivare alberi in miniatura, conosciuta come ‘penjing’. Questa pratica era vista non solo come un hobby, ma come una forma di meditazione e un modo per riflettere sulla relazione tra l’uomo e la natura.

Il termine ‘bonsai’ si traduce letteralmente come ‘piantato in un vaso‘. Ma al di là della semplice definizione, rappresenta un’arte complessa e riflessiva.

L’obiettivo non è solo ridurre le dimensioni di un albero, ma catturare l’essenza della natura in uno spazio ristretto. Attraverso tecniche di potatura, legatura e formazione, l’artista bonsai cerca di rappresentare un paesaggio naturale o un’immagine ideale di un albero, spesso ispirato dalla natura stessa.

Ogni bonsai è unico e riflette la visione e l’intenzione del suo coltivatore. La scelta della pianta, la forma del vaso, la composizione del terreno e le tecniche di coltivazione sono tutte decisioni deliberate che influenzano l’aspetto e lo stile della pianta in vaso. La cura e la manutenzione di un bonsai richiedono pazienza e dedizione, poiché ogni pianta ha esigenze specifiche e reagisce in modo diverso alle varie tecniche.

Nel corso degli anni, l’arte del bonsai si è evoluta e ha assorbito influenze da diverse culture. Oggi, è praticata in tutto il mondo da appassionati e professionisti e con l’emergere del bonsai di marijuana vediamo come questa antica arte si adatta e si reinventa in risposta alle esigenze e agli interessi contemporanei.

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Da cosa è nata l’idea di coltivare dei bonsai di cannabis?

L’idea di applicare le tecniche del bonsai alla cannabis è relativamente recente.

Non è chiaro come sia nata di preciso, e dove, ma si ritiene possa essere attribuita ai tentativi di innovazione dei coltivatori moderni che hanno cercato metodi per ottimizzare lo spazio, specialmente in aree dove la coltivazione della cannabis è limitata per legge a un certo numero di piante. Ridurre le dimensioni degli esemplari senza compromettere la qualità dei fiori è diventato un obiettivo primario, e le tecniche del bonsai offrono una soluzione in merito.

Ma oltre alle esigenze pratiche, probabilmente uno dei motivi è stato anche il desiderio di esplorare la cannabis da una prospettiva artistica e spirituale. Il bonsai di marijuana, insomma, è diventato un modo per i coltivatori di esprimere la loro creatività, celebrare la bellezza della pianta di cannabis e riflettere sulla sua interazione con l’ambiente circostante, alla ricerca di una pratica meditativa e gratificante.

Di seguito vediamo brevemente quali sono le tecniche di coltivazione di un normale bonsai. Più avanti ci concentreremo specificatamente su quelli che vedono come protagonista la cannabis.

Le pratiche più comuni per la cura dei bonsai

L’arte del bonsai, radicata in secoli di tradizione, rappresenta una fusione tra natura e cultura, dove ogni albero racconta una storia. Contrariamente a una credenza comune, i bonsai non sono piante geneticamente ‘nane’, ma varietà normali mantenute in miniatura attraverso tecniche sofisticate come le seguenti:

  • cura e selezione del terreno. La scelta del suolo giusto è fondamentale per garantire un equilibrio tra drenaggio e ritenzione d’acqua. La cura di un bonsai richiede attenzione particolare all’annaffiatura e alla concimazione, poiché, essendo piantati in vaso, hanno scarse riserve di acqua ed elementi nutritivi;
  • coltivazione e crescita. Esistono diversi metodi di propagazione delle piante. Mentre la coltivazione di un Bonsai da seme offre il pieno controllo sull’impostazione dell’albero, richiede almeno cinque anni per ottenere un risultato soddisfacente. Al contrario, l’acquisto di una pianta già cresciuta in un vivaio permette una crescita decisamente più rapida, a discapito, naturalmente, di un minore controllo sulla crescita dell’esemplare;
  • manutenzione del bonsai. Le tecniche fondamentali per curare un bonsai in miniatura includono la potatura regolare e la legatura. Queste pratiche permettono di modellare la pianta secondo la visione dell’artista, garantendo al contempo la sua salute e vitalità;
  • scelta della specie più adatta. Ogni specie di pianta ha esigenze specifiche di coltivazione e cura. La selezione di quella giusta (come il ficus o il ginepro, tra i più utilizzati per i bonsai) è fondamentale per garantire la salute e la longevità dell’esemplare.

Bonsai ben curato | Sensoryseeds

Come si coltiva un bonsai di marijuana?

Come abbiamo visto in precedenza, l’unione dell’antica arte giapponese del bonsai alle tecniche contemporanee di coltivazione della cannabis ha dato vita al bonsai di marijuana. Questa pratica innovativa rappresenta una soluzione ideale per ottimizzare spazio e risorse, in particolare in ambienti con spazio limitato.

Ecco come viene portata avanti la cura e la manutenzione di questa tipologia di bonsai:

  • selezione del terreno. La scelta del terreno giusto è centrale per la riuscita dell’impresa. Un mix di torba, perlite e vermiculite offre un equilibrio ideale tra drenaggio e ritenzione d’acqua, garantendo alle radici un ambiente sano in cui crescere;
  • preparazione del vaso. È fondamentale selezionare un vaso di dimensioni ottimali che, naturalmente, non devono essere troppo grandi, ma al contempo devono garantire uno spazio sufficiente per la crescita sana della pianta. Molti coltivatori optano per tipologie con fori predisposti lungo il perimetro, facilitando così le tecniche di training attraverso l’uso di corde o stringhe, pratiche di cui parleremo a breve;
  • scelta tra semenze o talee. Il bonsai di cannabis può essere coltivato a partire da semi di marijuana oppure da talee appositamente selezionate e invasate. In entrambi i casi è fondamentale assicurarsi di avere a disposizione prodotti di qualità. Semi di cannabis di prima scelta e talee accuratamente selezionate sono un must nell’arte del bonsai di marijuana. In caso si opti per la talea, una volta sistemata nel vaso, l’introduzione di un palo di legno aiuta a guidare e sostenere la crescita del fusto, permettendo di orientare il tronco nella direzione desiderata;
  • nutrizione. Come tutte le piante, anche il bonsai di marijuana ha bisogno di nutrienti essenziali. L’uso equilibrato di fertilizzanti NPK (azoto, fosforo e potassio) assicura una crescita sana e fioriture abbondanti;
  • illuminazione. La luce gioca un ruolo centrale nello sviluppo del bonsai. L’uso di apparecchi LED o CFL con un ciclo di 18 ore di luce e 6 ore di oscurità favorisce una crescita rigogliosa durante la fase vegetativa;
  • controllo del clima. Mantenere un ambiente con un’umidità relativa tra il 40% e il 60% e una temperatura tra i 20°C e i 25°C è essenziale per prevenire malattie e garantire una crescita ottimale;
  • training. Durante questa fase, i rami della pianta vengono guidati e modellati. Alcuni coltivatori adottano tecniche come il ‘Low Stress Training’ (LST) per indirizzare la crescita della pianta senza causare stress significativo. Questo metodo implica l’uso di corde o fili per piegare delicatamente i rami, incoraggiando la pianta a sviluppare più colli floreali.  L’uso di corde o lacci permette di dirigere i rami, garantendo al contempo spazio sufficiente per una crescita sana;
  • potatura. Con l’avanzare della crescita, la potatura diventa essenziale per mantenere la forma caratteristica del bonsai e assicurare una corretta circolazione dell’aria. Questa pratica si concentra principalmente sulle estensioni secondarie, evitando di danneggiare le principali diramazioni della pianta così da non comprometterne la crescita.

La durata di vita di una pianta madre bonsai può variare in base alla varietà. Ad esempio, i bonsai della varietà indica potrebbero necessitare di una sostituzione ogni 3-4 anni, mentre quelli della varietà sativa potrebbero durare fino a 5-6 anni.

Coltivare un bonsai di cannabis è legale?

Come noto, in Italia la legge vieta, nella maggior parte dei casi, sia l’uso ricreativo che la coltivazione della cannabis. La crescita della canapa è consentita esclusivamente per finalità industriali o per la produzione di fibre, purché provenga da semi riconosciuti e registrati nel catalogo ufficiale delle varietà di piante agricole, seguendo le regole stabilite dalla normativa.

Un bonsai di cannabis è, in sostanza, una pianta di marijuana. Anche se coltivarla in piccole quantità per uso privato non è considerato un reato penale, potrebbe comunque essere considerato un atto illecito.

Per ulteriori dettagli sulla legislazione italiana, ti suggeriamo di consultare un approfondimento specifico.

Per quanto concerne le norme in altri Paesi, sia europei che non, è essenziale riferirsi alle leggi locali. In alcune nazioni, potresti essere in grado di coltivare un bonsai di cannabis senza incontrare ostacoli legali. In altre, invece, potresti essere severamente perseguito per legge.

Leggi anche: Aumentare la creatività con la cannabis: è davvero possibile?

In conclusione

L’arte del bonsai, con le sue profonde radici storiche e culturali, continua a evolversi e ad adattarsi alle esigenze e alle tendenze contemporanee. L’incorporazione della cannabis in questa antica pratica non è solo una testimonianza della capacità dell’arte del bonsai di reinventarsi, ma anche della crescente accettazione e riconoscimento della marijuana come pianta dai molteplici usi.

Il bonsai di cannabis, con la sua fusione di tradizione e innovazione, rappresenta un ponte tra il passato e il presente, offrendo agli appassionati un modo unico di esprimere la loro creatività e di riflettere sulla connessione tra l’uomo, la natura e la cultura.

Come ogni forma d’arte, richiede dedizione, pazienza e una profonda comprensione sia della pianta che delle tecniche utilizzate. Ma il risultato, un albero in miniatura che cattura l’essenza della natura e la bellezza della cannabis, è un tributo alla capacità umana di vedere oltre le dimensioni fisiche e di trovare significato e bellezza in ogni angolo della natura.

Come abbiamo visto, in Italia non è possibile coltivare nemmeno bonsai di marijuana, in quanto vietato per legge. Per gli appassionati della cannabis, però, esistono altri modi per manifestare il loro interesse nei confronti di questa pianta, come il collezionismo di semi di marijuana, uno degli hobby più in voga tra gli aficionados.

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💡Takeaways sul bonsai di cannabis

  • L’arte del bonsai di marijuana rappresenta un affascinante incontro tra l’antica tradizione del bonsai e le esigenze moderne dei coltivatori di cannabis, offrendo una prospettiva unica sulla coltivazione della pianta.
  • L’arte del bonsai ha una storia millenaria che abbraccia culture come quella giapponese e cinese. Questa pratica va oltre la semplice coltivazione, fungendo anche da forma di meditazione e riflessione sulla relazione tra l’uomo e la natura.
  • La cura di un bonsai richiede una serie di tecniche sofisticate, tra cui la scelta del terreno, la potatura, la legatura, e la selezione della specie più adatta. Ogni bonsai è unico e riflette la visione del suo coltivatore.
  • Questa pratica innovativa applica le tecniche del bonsai alla cannabis per ottimizzare lo spazio e riflettere sulla pianta da una prospettiva artistica e spirituale. La coltivazione richiede una selezione accurata del terreno, la scelta tra semi e talee di alta qualità e una serie di tecniche specifiche.
  • Coltivare un bonsai di cannabis solleva questioni legali complesse e varie da paese a paese. In Italia, come in molti altri luoghi, la coltivazione della cannabis è generalmente limitata dalla legge, anche a scopi privati. È essenziale conoscere e rispettare le leggi locali quando si tratta di coltivazione di cannabis, inclusi i bonsai.

FAQ sul bonsai di cannabis


Qual è l’origine e la storia dell’arte del bonsai?

L’arte del bonsai ha origini antiche, risalenti a oltre mille anni fa. Sebbene sia spesso associata alla cultura giapponese, le sue radici possono essere rintracciate anche nella tradizione cinese di coltivare alberi in miniatura, conosciuta come ‘penjing’. Questa pratica era vista non solo come un hobby, ma come una forma di meditazione e un modo per riflettere sulla relazione tra l’uomo e la natura.

Quali sono le pratiche comuni per la cura dei bonsai?

Le pratiche più comuni per la cura dei bonsai includono la scelta del terreno giusto, la coltivazione e la crescita, la manutenzione del bonsai attraverso la potatura regolare e la legatura, e la scelta della specie più adatta per garantire la sua salute e longevità.

È legale coltivare un bonsai di cannabis?

In Italia, la legge vieta nella maggior parte dei casi sia l’uso ricreativo che la coltivazione della cannabis. La crescita della canapa è consentita esclusivamente per finalità industriali o per la produzione di fibre, purché provenga da semi riconosciuti e registrati nel catalogo ufficiale delle varietà di piante agricole, seguendo le regole stabilite dalla normativa. Un bonsai di cannabis è, in sostanza, una pianta di marijuana, quindi potrebbe essere considerato un atto illecito. La legalità può variare da paese a paese, quindi è essenziale verificare le leggi locali prima di coltivare un bonsai di cannabis.