Carenza di fosforo nella canapa: quali sono i sintomi e i rimedi a questo squilibrio di nutrienti

I sintomi e rimedi per la carenza di fosforo nella canapa

Modificato il: 30/05/2023

Ecco come riconoscere una delle carenze più problematiche per le piante di cannabis

La canapa è una pianta dalle mille proprietà che cattura l’interesse di tantissime persone, inclusi gli appassionati che acquistano regolarmente i semi di marijuana da collezione su Sensoryseeds. Sebbene in Italia – salvo alcuni casi particolari – la coltivazione della canapa sia illegale, molti fan della pianta nutrono grande curiosità verso le problematiche inerenti a questa pratica.

 

In questo articolo parleremo dell’importanza del fosforo per la canapa, delle cause e dei segnali di una carenza di tale elemento e delle possibili soluzioni.

Come riconoscere carenza di fosforo

Il fosforo è uno dei nutrienti più importanti della canapa: queste, le sue funzioni principali

Sia nella fase vegetativa – che inizia nel momento in cui i semi di cannabis vengono portati a germinazione – sia nella fase di fioritura, le piante di cannabis hanno bisogno di svariate sostanze nutritive per crescere sane. Tra le più importanti figurano, ad esempio, il manganese, il calcio, il magnesio, il potassio e, naturalmente, il fosforo.

Questo elemento è di cruciale importanza per la cannabis come per tante altre piante, in quanto svolge funzioni vitali. Oltre a essere fondamentale per la fotosintesi, il fosforo ha un ruolo primario nello sviluppo della canapa in ogni sua fase; infatti, esso rinforza i rami e le radici, contribuisce alla produzione delle proteine e di altre strutture, favorisce la formazione di infiorescenze e semi. Inoltre, un corretto apporto di fosforo preserva la qualità e la salute degli arbusti aumentandone la resistenza alle malattie.

Insomma, si tratta di un minerale che non deve mai mancare nelle coltivazioni di canapa. Tuttavia, può capitare che per diversi motivi le piante non ricevano o non riescano ad assimilare la giusta quantità di fosforo, con conseguenze che ne compromettono lo sviluppo e, talvolta, la sopravvivenza.

Fortunatamente la carenza di fosforo nella cannabis si manifesta con sintomi piuttosto evidenti. Vediamo quali sono.

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I segnali che indicano una possibile carenza di fosforo e le possibili cause

Quando una pianta di canapa inizia ad accusare gli effetti di un apporto insufficiente di fosforo, lo si nota principalmente nelle foglie, nella fattispecie in quelle più anziane. Quali sono queste foglie? Quelle situate nella parte bassa della pianta. Su di esse iniziano a comparire macchie di colore verde scuro, bluastro o viola. Oltre a cambiare colorazione, le foglie tendono a irrigidirsi e a rinsecchirsi. Anche gli steli, inoltre, possono manifestare segni di sofferenza diventando rossastri.

Spesso si tende ad attribuire la carenza di fosforo a una concimazione insufficiente o inadeguata, ma in verità le cause di una situazione simile possono essere diverse. Certo, concimare il terreno in cui si coltivano le piante con dei fertilizzanti che non contengono la giusta quantità di fosforo è una di queste; tuttavia, prima di trarre conclusioni affrettate, è bene escludere altri possibili fattori scatenanti.

Uno dei più frequenti è un livello di pH fuori dai parametri ideali. La canapa, infatti, ha bisogno di un pH compreso tra 6,2 e 7,0 (in caso di coltura idroponica tra 5,5 e 6,2), diversamente non riesce ad assimilare correttamente il fosforo e gli altri nutrienti vitali. Anche la temperatura può determinare degli squilibri nei livelli di fosforo della cannabis; sotto i 15°C, infatti, le piante potrebbero faticare ad assorbire le giuste quantità di questo e di altri elementi. Lo stesso accade quando sulle radici si accumulano minerali e sali presenti nel substrato.

Davanti a ognuno di questi scenari, occorre sapere come comportarsi per risolvere la situazione e curare le piante.

Nutrienti per la canapa

Come rimediare alla carenza di fosforo nella canapa

Se in seguito alla comparsa dei segnali tipici della carenza di fosforo dovesse emergere che il pH del terreno non è corretto, l’azione da intraprendere è ristabilizzarlo quanto prima. In alcuni casi può essere utile cambiare il substrato, ma anche ricorrere a un flush, ovvero un lavaggio del terreno e delle radici della pianta con un’ingente quantità di acqua a pH bilanciato. Con questa operazione è possibile riequilibrare il pH ed eliminare dalle radici i sali e i minerali in eccesso.

Quando, invece, le temperature non sono ottimali, è importante prendere provvedimenti per far sì che le piante non vedano il loro sviluppo e la loro crescita pregiudicati.

In assenza di altre condizioni che potrebbero ostacolare l’assimilazione del fosforo, una carenza può essere dovuta esclusivamente a una sua scarsa presenza nel terreno. Pertanto, la soluzione da adottare è utilizzare un fertilizzante con una buona concentrazione di questo minerale, evitando però di ribaltare la situazione e dare fosforo in eccesso alle piante.

Un altro accorgimento utile: irrigare in maniera appropriata le piante, senza esagerare. Una eccessiva quantità di acqua, infatti, potrebbe causare problemi alle radici, compromettendo la loro capacità di assimilare i nutrienti presenti nel terreno, e – addirittura – farle marcire.

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In conclusione

Il fosforo è un elemento importantissimo per la canapa e per la sua coltivazione. Tuttavia, se acquisti regolarmente i semi femminizzati, i semi fast flowering e i semi autofiorenti nel nostro sito, ricorda che la loro germinazione potrebbe far nascere piante ad alto contenuto di THC (principio attivo psicotropo); pertanto, la loro semina è illegale.

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