Ormone radicante fai da te

Ormone radicante fatto in casa

Modificato il: 30/05/2023

5 dritte per accelerare la crescita delle radici

Hai acquistato delle piantine che al vivaio apparivano forti e rigogliose e dopo pochi giorni a casa hanno un aspetto avvizzito? Sogni un giardino da fare invidia e non capisci cosa stai sbagliando?

Nonostante l’amore che metti nel curare le tue piante, forse stai sottovalutando l’importanza che riveste per la loro sopravvivenza avere un apparato radicale forte e sano.

 

Prosegui la lettura e non perderti preziosi consigli per facilitare la crescita delle radici delle tue piante.

Bulbo con apparato radicale sano

Cosa sono gli ormoni radicanti?

Con ormoni o stimolanti radicali identifichiamo quelle sostanze che vanno a sollecitare lo sviluppo e la riproduzione delle radici delle piante.

Questa definizione non deve però indurci a pensare che rivestano un ruolo importante solo nella fase di riproduzione per talea, per esempio.

Le funzioni degli ormoni radicanti sono molteplici infatti e sottovalutarli in questo modo, oltre che sbagliato, potrebbe essere determinante per la sopravvivenza delle nostre piante.

Vediamo insieme le principali:

  • incrementano la qualità e la quantità di fioriture e raccolti;
  • aumentano la durata dei cloroplasti, responsabili della fotosintesi, favorendo lo sviluppo da parte della pianta di germogli e nuovi getti;
  • sollecitano l’emissione di radici, sia primarie che secondarie;
  • agiscono sul terreno, potenziando la flora batterica presente, con conseguenze benefiche sulle piante che vi crescono;
  • aiutano la pianta a resistere maggiormente a sbalzi termici, stress idrico o eccessiva salinità del terriccio;
  • favoriscono assorbimento e assimilazione delle sostanze nutritive contenute dalla terra.

È evidente che l’impiego degli ormoni radicanti solo per lo stimolo della moltiplicazione per talea, come spesso accade, risulta notevolmente riduttivo e priva le piante di un importante alleato.

Se ora vi state chiedendo dove reperire questi stimolatori radicali, tenetevi forte, perché la risposta vi lascerà di stucco…

…nella vostra dispensa!

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5 idee fai da te

Sembra incredibile eppure è così. Avete speso così tanto tempo a preoccuparvi per la sorte delle vostre piantine, cercando di capire come aiutarle al meglio e la soluzione è sempre stata a portata di mano.

Preparare liquidi ad alto contenuto di ormone radicante è semplice e non richiede particolari sforzi o esperienza. Per di più, non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche.

Di seguito 5 spunti per ormoni radicanti completamente di origine naturale.

  1. Legni di salice:
    basterà immergere alcuni legnetti di salice tutta la notte in acqua tiepida per ottenere un liquido stimolante, da utilizzare per innaffiare il terriccio.
  2. Cannella:
    le sue proprietà antifungine e antibatteriche non sono di certo sconosciute, ma forse non avevate mai pensato di usarla in questo modo. Frullate le stecche fino ad ottenere una polvere e usatela per infarinare la parte viva della talea prima di impiantarla nel terreno.
  3. Aceto di mele:
    in questo caso è molto importante rispettare le dosi consigliate, se non volete rischiare di sortire l’effetto contrario. Mescolate mezzo bicchiere d’acqua con 5 gocce di aceto di mele e immergete la talea nel liquido appena prima di interrarla.
  4. Aloe vera:
    esistono due modi per sfruttare le potenzialità di questa pianta. Potete scegliere di estrarre il gel e di applicarlo alla talea prima di piantarla, oppure di piantarla direttamente in una foglia di aloe.
  5. Miele:
    se scegliete di usare il miele, è importante che non lo applichiate direttamente sulla talea, ma che ne diluiate un cucchiaino in due bicchieri d’acqua calda, che utilizzerete, una volta raffreddata, per inumidire la vostra talea prima di procedere a interrarla.
Miele per preparare ormone radicante fai da te

Altri accorgimenti utili per stimolare l’apparato radicale

L’apparato radicale è responsabile della capacità della pianta di prelevare le sostanze nutritive dalla terra. Quando questo è compromesso, non è più in grado di trasmettere le giuste quantità di nutrienti e ne consegue che la pianta comincerà ad appassire progressivamente, arrivando nel peggiore dei casi a seccare o marcire.

Ci sono diversi accorgimenti da mettere in atto per assicurarsi di non ostacolare in nessun modo l’attività di questo importante apparato.

Innanzitutto, evitate di annaffiare eccessivamente la piantina, dal momento che questo quasi sicuramente farà marcire le sue radici. Assicuratevi che il terreno non sia mai secco né troppo bagnato.

Un altro importante supporto che potete dare è quello di arricchire il terriccio con del concime, a patto che questo sia di qualità e non danneggi le radici.

È altrettanto importante che il terreno non sia eccessivamente compatto, dal momento che questo soffocherebbe l’apparato radicale. Accertatevi che sia invece abbastanza morbido e permetta alle radici di respirare e crescere liberamente.

In ultimo, potete procedere a preparare dell’acqua di salice con cui irrorare il terreno. Basteranno 500 g di corteccia di salice ridotta in piccoli pezzettini ogni 2 l di acqua, che porterete ad ebollizione e lascerete poi in infusione da un minimo di 24 ad un massimo di 48 ore. Trascorso il tempo necessario, filtrate il tutto e lo utilizzatelo per innaffiare le piante due volte a settimana.

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In conclusione

Le piante sono esseri viventi più o meno delicati, a seconda della tipologia alla quale appartengono.

Ciò che vale per tutte è che hanno bisogno di un apparato radicale sano per poter esprimere al meglio la loro bellezza e sopravvivere.

Quando decidete di acquistare una pianta, potete chiedere consigli utili direttamente al venditore, che sarà sicuramente ben informato sulle sue caratteristiche e non dimenticate di prestare le giuste cure alle radici!

Detto ciò, se il nostro articolo ti è piaciuto, ti invitiamo a consultare anche gli altri articoli del nostro blog.

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