Semi di cannabis femmina: queste le principali tipologie

Semi di cannabis femmina

Modificato il: 11/12/2023

Cosa sono i semi di cannabis femminizzati e quali sono le migliori tipologie.

Hai sentito parlare dei semi di cannabis femmina o, meglio, semi femminizzati, e vuoi sapere cosa sono e quali siano le varietà migliori?

 




Allora stai leggendo l’approfondimento giusto! Di seguito ti spiegheremo nei dettagli cosa sono i semi di marijuana femminizzati, come si ottengono e ti mostreremo anche le varietà più richieste sul mercato. Parliamo di mercato perché in Italia è possibile la vendita di semi di canapa: sono prodotti privi di THC, dunque finché non germogliano sono totalmente innocui.

Significato di semi di cannabis femminizzati

semi di cannabis femminizzati varietà

In natura è impossibile distinguere i semi di cannabis femmina e i semi di cannabis maschio: in realtà questa distinzione non esiste, perché è la pianta che mostrerà le sue caratteristiche genetiche durante la crescita. Un seme di marijuana è sempre uguale a prescindere dal fatto che possa generare una pianta femminile o una pianta maschile.

Qui sorge il problema, poiché i coltivatori di cannabis a cui interessa produrre fiori necessitano esclusivamente di piante femminili. Stufi di dover verificare attentamente la piantagione al fine di individuare ed eliminare le piante di genere maschile (impollinatrici dei fiori e dunque capaci di rovinare il raccolto), gli agricoltori di cannabis e le banche dei semi hanno trovato un’ottima soluzione.

Tale soluzione consiste nel produrre semi con soli cromosomi femminili, capaci di generare esclusivamente – o quasi – piantine di genere femminile. Questi sono i semi femminizzati, altresì detti semi di cannabis femmina.

Come si producono i semi femminizzati?

I semi di marijuana femminizzati, o femminilizzati, si producono in un modo particolarissimo. I primi esperimenti per ottenere semi di questo tipo sono stati fatti stressando la pianta femminile mediante l’interruzione del ciclo di luce durante le fioritura.

piante nate da semi di cannabis femminizzati

Questo metodo, però, non dava degli ottimi risultati e le banche dei semi come BSF Seeds hanno optato per una soluzione più sicura. Tale procedura consiste nel vaporizzare sulle piante femminili una soluzione capace di interrompere la produzione di etilene, un ormone coinvolto nella fioritura.

In seguito alla vaporizzazione, le piante femminili producono sacche di polline (che di solito si sviluppano solo su quelle maschili). A questo punto i produttori di semi fanno impollinare i fiori delle piante femminili da quelle modificate ormonalmente, ovvero dalle piante di genere femminili produttrici di polline: da qui nascono semi con cromosomi esclusivamente femminili, i semi femminizzati.

I semi di marijuana di questo tipo hanno un DNA esclusivamente femminile, dunque hanno il 99% delle possibilità di dar vita a piante di marijuana femmine.

Ma quali sono le migliori varietà di semi femminilizzati? Vediamole nel seguente paragrafo.

Leggi anche: Tutto quello che devi sapere sui semi autofiorenti femminizzati indoor

I migliori semi di marijuana femminizzati

Le qualità di semi femminizzati sono numerose, in quanto tutte le piante di cannabis (se adeguatamente trattate) hanno la possibilità di produrre semi con genetica esclusivamente femminile. Ma ci sono delle varietà estremamente richieste per via delle caratteristiche delle piante a cui possono dar vita.

Queste specie sono ad alta resa, dunque grandi produttrici di fiori, e ad alto tenore di THC. Anche gusti e profumi sono peculiari e ricercatissimi. Ecco di seguito di quali varietà parliamo:

  • Semi femminizzati Darth Haze: la Darth Haze è un incrocio tra Bubba Kash Pre 98 e Lebron Haze con genetica 50% sativa e 50% indica. Il THC dei fiori può andare dal 18 al 22% e la resa va dai 500 ai 600 gr/mq indoor e dai 700 ai 1000 gr per pianta se coltivata Greenhouse.
  • Semi femminizzati Lebron Haze: con genetica 70% sativa e 30% indica, questa varietà ha forti effetti euforizzanti, THC compreso tra il 18 e il 22% e resa molto alta. Può produrre dai 500 ai 650 gr/mq di fiori se coltivata indoor e dai 1000 ai 1200 gr per pianta se coltivata Greenhouse.
  • Semi femminizzati di Gorilla Glue #4: la varietà Gorilla Glue è molto conosciuta per le sue elevate percentuali di cannabinoidi, motivate dalle grosse quantità di resina prodotte dai fiori. Il THC della Gorilla Glue si aggira intorno al 18%, la sua genetica è al 20% sativa e all’80% indica, mentre la resa dei fiori va dai 500 ai 600 gr/mq indoor e dai 1000 ai 1200 gr per pianta se coltivata Greenhouse.
  • Semi femminizzati Super Lemon Haze: questa varietà di cannabis è 80% sativa e 20% indica, il THC dei suoi fiori è del 19% e la sua eccellente resa va dai 450 ai 700 gr/mq indoor e dai 1000 ai 1200 gr per pianta se coltivata Greenhouse.
  • Semi femminizzati Moby D: un prezioso incrocio tra White Widow e Jack Herer, presenta genetica 80% sativa e 20% indica, THC 19% e resa dai 500 ai 600 gr/mq indoor e dai 1000 ai 1200 gr per pianta Greenhouse.
  • Semi femminizzati Critical +2: ha genetica 60% sativa e 40% indica, dunque con un buon effetto euforizzante seguito poi dal rilassamento muscolare, THC del 20% e resa dai 500 ai 600 gr/mq indoor e dai 600 ai 1000 gr per pianta Greenhouse.

Trovi le ultime 4 varietà (Gorilla Glue #4, Super Lemon Haze, Moby D e Critical +2) nel kit BSF Seeds chiamato Dream Team Feminized Mix.

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