Semina della cannabis: perché (e come) la luna influisce sulla crescita delle piante

Semina della cannabis e luna

Modificato il: 30/05/2023

Seminare la canapa in base al calendario lunare: tutto ciò che devi sapere

Quando si parla di coltivazione capita di imbattersi in diverse scuole di pensiero per ogni tipologia di pianta, inclusa la canapa. Tra i metodi più curiosi e all’apparenza bislacchi c’è sicuramente quello che si basa sul ciclo lunare. Proprio così: esiste una scuola di giardinaggio che basa la semina e la raccolta sulla posizione della luna.

 

Ma questa tecnica ha un senso scientifico o si basa puramente sull’astrologia? Nelle prossime righe scoprirai da dove trae origine la coltivazione con le fasi lunari, quali sono le fasi migliori per seminare e perché.

Luna piena

L’origine della coltivazione con le fasi lunari

Molte persone rimangono stupite all’idea che agricoltura e astrologia possano avere qualcosa da spartire. Eppure esistono coltivatori che scelgono il periodo in cui seminare e portare a germinazione i semi dopo aver preso in esame il calendario delle fasi lunari. Pratica stramba? Beh, non esattamente. Nonostante molte campane dicano che questa tecnica manchi di fondamenti scientifici, infatti, chi la sposa sostiene l’esatto contrario.

Il ricorso al calendario lunare non è una metodologia nata di recente, bensì un richiamo a tradizioni del passato: molti popoli antichi, infatti, seguivano questa scuola di giardinaggio convinti che gli spostamenti lunari intorno alla Terra influenzassero anche la crescita e lo sviluppo delle piante oltre ad altri aspetti biologici del pianeta come le maree, i comportamenti degli animali e il ciclo mestruale delle donne.

Tra i popoli che in passato hanno seguito il moto lunare per orientarsi in merito alla semina ci sono anche i Nativi Americani, ma anche altri popoli indigeni hanno praticato questa tecnica per secoli. Alla base di questo metodo c’è la convinzione che il ciclo lunare abbia ripercussioni non solo sulla quantità e qualità dei raccolti, ma anche sulla velocità di germinazione dei semi. Inoltre è diffusa l’opinione che il periodo adatto alla semina delle piante cambi in base a dove avviene la produzione di fiori o frutti: se ha luogo nel sottosuolo il periodo giusto è quello di Luna calante, se ha luogo sopra il suolo è quello di Luna crescente.

Ma volendo essere più precisi, quand’è che bisognerebbe piantare i semi di cannabis per accelerare la crescita delle piante e ottimizzarne la resa? Scoprilo nel prossimo paragrafo.

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Quando piantare la cannabis? Con la luna piena!

Sul fatto che la pianta di cannabis produca i propri fiori sopra il suolo e non sotto non ci sono grandi dubbi. Tuttavia, la fase di Luna crescente vede il nostro satellite spostarsi e cambiare forma con il passare dei giorni. Naturalmente durante questa fase l’influenza della Luna sulla Terra non è sempre uguale e piantare i semi di marijuana in un giorno qualsiasi del ciclo di Luna crescente non sortisce gli effetti tanto decantati dai promotori di questa tecnica.

Premettendo che in Italia piantare semi di cannabis è vietato dalla legge (a meno che non si sia in possesso di autorizzazioni particolari per la produzione di marijuana light o cannabis terapeutica), quand’è che bisognerebbe procedere alla semina secondo il calendario lunare? A quanto dicono i sostenitori di questo metodo il momento migliore per seminare è quello che coincide con la Luna piena; questo perché in questi giorni l’acqua presente nell’aria verrebbe spinta verso la superficie del terreno fornendo così ai semi un’umidità maggiore, fattore determinante per la loro germinazione.

Avendo a disposizione un buon apporto di umidità, i semi di cannabis – se piantati in questi giorni – germogliano in tempi più brevi e di conseguenza si riduce anche l’attesa per il primo raccolto.

Seminare la canapa in base al calendario lunare

Il periodo ideale per la raccolta in base alla posizione della luna

Inutile girarci intorno: dal momento in cui i semi autofiorenti, i semi femminizzati o i semi fast flowering vengono seminati e portati a germinazione i coltivatori si dedicano alla cura maniacale delle piante con un obiettivo in cima alla lista, ovvero avere una raccolta soddisfacente sia in termini di qualità che di quantità. In linea generale, il periodo migliore per procedere al raccolto delle infiorescenze di cannabis è quello di luna nuova: in questo arco temporale, infatti, le piante dovrebbero avere un livello minimo di acqua e questo accorcerebbe in maniera significativa il processo di essiccazione.

Prima di raccogliere i frutti del loro lavoro, i coltivatori devono provvedere a fornire acqua alle piante sia durante la fase vegetativa sia durante la fioritura. Anche in tale ambito la luna può giocare un ruolo importante, in particolare nell’apporto dei nutrienti. Chi adotta questo metodo sostiene che tale azione debba avvenire durante la fase di luna calante; concimare le piante in questo stadio del ciclo lunare, infatti, dovrebbe favorire l’assorbimento delle sostanze nutritive e ottimizzare la resa finale.

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In conclusione

Anche se la maggior parte dei coltivatori non prendono in considerazione il calendario lunare per la semina e la raccolta, questo metodo affascina e incuriosisce molti appassionati di cannabis. Come già detto, però, portare a germinazione i semi di marijuana in Italia è vietato dalla legge. Ciò che non è illegale, invece, è acquistare i semi di cannabis online o nei negozi fisici che operano nel settore.

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