I 5 nutrienti essenziali per la coltivazione della cannabis

Coltivazione della cannabis e 5 nutrienti essenziali | Sensoryseeds

Modificato il: 30/05/2023

Per ottenere una cannabis sana e vigorosa servono i nutrienti giusti nelle giuste quantità: possono fare una grossa differenza

La cannabis è una pianta dalle mille risorse, tanto versatile quanto esigente. La coltivazione richiede una cura particolare e alcune accortezze: i professionisti della canapa light sanno bene quanto siano importanti parametri come temperatura e umidità, ma anche quanto siano importanti i nutrienti per favorire la crescita e ottenere raccolti abbondanti.

 

Vediamo allora quali sono i 5 nutrienti essenziali per avere un raccolto di cannabis di qualità, quando vanno somministrati e cosa provoca la carenza.

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Cosa sono macro e micronutrienti e perché sono importanti per la cannabis

I macro e micronutrienti cosa sono? | Sensoryseeds

I nutrienti della cannabis si dividono in macro e micronutrienti.

I macronutrienti essenziali sono tre: azoto, fosforo e potassio. Non a caso, sono i tre elementi chimici che compaiono, sotto forma di numero, sulle confezioni di fertilizzanti.

Abbiamo poi i macronutrienti secondari, calcio e magnesio, che attivano diversi processi durante le varie fasi di vita della cannabis.

Tra i micronutrienti, troviamo elementi come il boro, il rame, il ferro, il manganese, lo zinco.

Sia i micro e i macronutrienti sono fondamentali per la crescita delle piante di cannabis, siano esse varietà adatte ai climi freddi o in grado di resistere alle temperature calde.

Entriamo nel dettaglio e scopriamo il ruolo di ognuno di essi.

Azoto

L’azoto (N), l’elemento chimico più presente nella nostra atmosfera, è cruciale per la crescita delle piante: fa parte della composizione della clorofilla, la sostanza a cui si deve il pigmento delle piante e che assorbe la luce solare per creare zuccheri indispensabili alla sopravvivenza dei vegetali.

L’azoto, inoltre, è parte del protoplasma, una parte compresa in una membrana plasmatica che raccoglie nutrienti fondamentali per la salute delle piante. È molto importante per la fase vegetativa e di fioritura della cannabis: si tratta inoltre di un nutriente mobile, che la cannabis può “spostare” dalle foglie più vecchie alle foglie più giovani se e quando necessario.

La carenza di azoto rallenta la crescita, fa ingiallire le foglie e le porta alla caduta.

Fosforo

Uno dei tre nutrienti di base, assieme ad azoto e potassio uno dei tre macronutrienti primari, che la cannabis assorbe sotto forma di anione.

Il fosforo (P) interviene in ogni fase della crescita della cannabis: favorisce la fotosintesi, l’assorbimento delle sostanze nutritive e il metabolismo. Inoltre, migliora l’assorbimento dell’acqua e contribuisce a trasformare gli amidi in zuccheri. Il fosforo è fondamentale anche per la trasmissione delle caratteristiche genetiche da una generazione all’altra.

Il fosforo è un nutriente mobile proprio come l’azoto, e la carenza si manifesta con lo scolorimento delle foglie (la “clorosi”): dal verde, diventano gialle e piene di macchie che virano dal marrone al blu, oltre che dure e secche, compromettendo così il raccolto.

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Potassio

Terzo dei macronutrienti fondamentali, il potassio (K) è un nutriente mobile presente nel suolo, in particolar modo nei terreni ricchi di argilla. Essenziale per tutte le fasi di vita della cannabis, il potassio aiuta la pianta a resistere a malattie, infezioni e temperature rigide, favorisce la crescita, rinforza fusto e cime e gioca un ruolo di primo piano nella fotosintesi.

Il ciclo del potassio prevede che le piante assorbano questa sostanza dal terreno nelle quantità necessarie, mentre il resto venga trascinato dalla pioggia verso il mare da cui, dopo essere evaporato e trasformato in vapore acqueo, torna alla terra.

La carenza di potassio rende le foglie spente: dal verde passano al giallo o marrone, raggrinziscono e si inscuriscono tanto da sembrare bruciate.

Le carenze si sviluppano molto più spesso nel suolo e in altri substrati di coltivazione. Il sintomo visibile più frequente è una colorazione marrone o gialla sulle punte e i bordi delle foglie. Con il passare del tempo, esse si accartocciano e assumono un aspetto bruciato

Calcio e magnesio

Il calcio e il magnesio vengono considerati macronutrienti secondari: devono essere presenti nelle quantità corrette affinché le coltivazioni di cannabis fioriscano rigogliose.

Il calcio è un elemento necessario all’integrità delle pareti cellulari della pianta, oltre che per la regolazione ormonale. Il magnesio interviene nei processi di fotosintesi e nella sintesi di proteine, enzimi e fosfati.

Calcio e magnesio cannabis: macronutrienti secondari | Sensoryseeds

Come e quando dosare i macronutrienti

Il dosaggio dei macronutrienti dipende dalla fase del ciclo di vita della cannabis.

  • Fase vegetativa: dalla quarta settimana in poi, i tre macronutrienti fondamentali, azoto fosforo e potassio (N-P-K), devono rispettare un dosaggio con più azoto e potassio (250 ppm) rispetto al fosforo. Il rapporto tra i tre nutrienti NPK dev’essere di 2:1:2.
  • Fase di fioritura: il dosaggio cambia a seconda della fase di fioritura. All’inizio della fioritura, il rapporto NPK dev’essere 5:7:10. A metà fioritura, la soluzione nutritiva più usata è 6:10:15. Verso le fine della fioritura, il rapporto tra azoto, fosforo e potassio più comune è 4:7:10 (qujndi con netta prevalenza di fosforo e potassio sull’azoto).

In conclusione

Azoto, fosforo e potassio sono i tre macronutrienti essenziali della cannabis, che insieme al calcio e al magnesio, i due macronutrienti secondari, e ai micronutrienti intervengono in tutte le fasi del ciclo di vita della pianta.

Le carenze di macronutrienti possono provocare gravi danni e compromettere la crescita e il raccolto, un po’ come fa anche lo stress da calore.

Le fasi vegetative e di fioritura necessitano di dosaggi precisi dei tre macronutrienti: in commercio, troviamo fertilizzanti già perfettamente dosati per ogni fase.