Perché tutti parlano di cannabis geneticamente modificata anche se non esiste

cannabis geneticamente modificata | Sensory Seeds

Modificato il: 30/05/2023

Esiste la cannabis geneticamente modificata?

Al momento, la risposta è chiara: no.

La cannabis OGM è inesistente, anche se alcuni laboratori sparsi in tutto il mondo stanno conducendo le prime sperimentazioni a proposito.

 

Ma per parlare di cannabis OGM è ancora presto e il più delle volte le voci a proposito si sono rivelate delle bufale.

cannabis geneticamente modificata | Sensory Seeds

Cosa sono gli OGM e quali sono i vantaggi e gli svantaggi

OGM sta per Organismi Geneticamente Modificati, cioè organismi con DNA modificato tramite ricombinazione genetica o accoppiamento: in altre parole, alcuni tratti di geni selezionati vengono trasferiti da un organismo a un altro, non per forza della stessa specie o di specie simili, ma anche tra specie non correlate.

Nell’Unione Europea, la normativa è rigida: in campo alimentare prima di dare il consenso alla modifica vengono valutati l’impatto sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, in uno scambio continuo tra l’EFSA (l’autorità europea per la sicurezza alimentare) e la Commissione Europea.

Allo stato attuale, in Italia non vengono coltivati OGM per fini commerciali.

Di fatto, l’uso di organismi geneticamente modificati presenta vantaggi e svantaggi.

I vantaggi sono legati alla creazione di piante più resistenti: parassiti e insetti possono rappresentare un grosso problema per le coltivazioni, risolvibile con modificazioni genetiche che le rendano più forti o possano allontanare naturalmente gli infestanti. Altre modifiche genetiche possono rendere le piante resistenti alla siccità, permettendo la coltivazione nei paesi con piogge scarse.

Un altro vantaggio sta nella possibilità di migliorare la coltura selezionando solo le piante più in salute: in questo modo, i rischi di raccolti scarsi sono dimezzati o persino annullati.

Infine, la produzione di OGM può dare un contributo a ridurre l’inquinamento e a massimizzare il raccolto, con relativa diminuzione degli sprechi.

Di contro, le coltivazioni OGM possono minacciare i delicati equilibri ambientali, raggiunti dopo millenni di esistenza, e avere effetti collaterali: per esempio, mancano studi a lungo termine sui possibili effetti sull’uomo.

Leggi anche: Hemp Body Car: quando la Ford pensò di commercializzare un’auto fatta di… canapa!

Cannabis OGM: tante voci ma poche certezze

Negli ultimi anni, le voci attorno all’esistenza di piante di cannabis modificate geneticamente si sono rincorse in modo frenetico, ma si tratta in gran parte di leggende metropolitane. Gli esperti hanno più volte smentito le notizie non verificavano che aprivano a queste possibilità.

Una bufala risalente a qualche anno fa coinvolgeva una grossa industria di biotecnologia, la Monsanto: nel 2015 l’azienda avrebbe depositato il brevetto della prima varietà di cannabis OGM al mondo.

Sono bastate poche ore per smentire la notizia, messa in giro incautamente da alcuni siti: nessun comunicato ufficiale e nessuna traccia del brevetto hanno sgonfiato rapidamente la faccenda.

Nel 2012, l’Huffington Post ha riportato erroneamente le conclusioni di uno studio scientifico che aveva da poco analizzato 38 campioni di cannabis sequestrati: il giornale annunciava che l’analisi aveva rivelato la presenza di cannabis OGM, mentre in realtà lo studio non aveva trovato nessun gene marcatore in 37 di 38 campioni testati. E l’unico con marcatore era dovuto probabilmente a raccolti di copertura usati per mascherare le coltivazioni illegali.

Ibridazione selettiva: una forma di selezione delle piante di cannabis

La realtà è che la cannabis è una pianta con un’ampia varietà genetica: le possibilità di trovare caratteristiche molto differenti tra pianta e pianta è elevata. A questo dobbiamo aggiungere la pratica dell’ibridazione selettiva, che a differenza della modificazione genetica usa geni della stessa specie o di altre molto simili.

Per fare un esempio, una pianta più produttiva, con un sapore particolare o con maggior contenuto di CBD (a discapito del THC), può essere selezionata per la coltivazione dai professionisti in modo da massimizzare il raccolto. L’ibridazione selettiva, a differenza della manipolazione genetica, avviene comunque in tempi relativamente più lunghi e soprattutto solo tra specie simili.

cannabis geneticamente modificata | Sensory Seeds

Le sperimentazioni in atto sulla cannabis OGM

Anche se al momento la cannabis modificata geneticamente non esiste, sono comunque in corso delle sperimentazioni.

Qualche anno fa alcuni ricercatori diretti dell’Università della California a Berkeley hanno modificato geneticamente il lievito di birra per produrre il tetraidrocannabinolo e il cannabidiolo, mentre più di recente l’azienda statunitense di biotecnologie Growing Together Research Inc ha sviluppato una tecnica per aumentare o diminuire geneticamente i livelli di THC nelle varietà coltivate, con la finalità di impiegarle a scopi medici.

Come ha dichiarato il Dottor Reggie Gaudino del Steep Hills Cannabis Lab, in California, prima o poi una delle grandi multinazionali di biotecnologia agraria entrerà a gamba tesa nel settore anche attraverso la modificazione genetica.

Leggi anche: Qual è la temperatura ottimale per la coltivazione della cannabis?

In conclusione

Al momento, non sono in commercio varietà di cannabis modificata geneticamente, nonostante le voci che si sono susseguite nel corso degli anni. Sono tuttavia in corso diverse sperimentazioni, che potrebbero portare di qui a qualche anno a risultati interessanti.

C’è da aggiungere che nel settore l’idea di manipolare geneticamente la cannabis lascia piuttosto perplessi e crea disagio tra gli addetti ai lavori.

La possibilità di cannabis OGM, per quanto spaventi e ponga giusti quesiti etici, può comunque rappresentare un’eccellente possibilità per avere varietà più efficienti, con cannabinoidi come il CBD in concentrazioni più elevate e maggiormente resistenti a malattie, parassiti e siccità.

Continua a leggere il blog di Sensory Seeds per non perdere gli aggiornamenti.

Alla prossima!