Fase di fioritura Outdoor: le best practices

Fase di fioritura Outdoor

Modificato il: 30/05/2023

Dettagli sulla fioritura all’aperto delle piante di cannabis

Chi pianta i semi di cannabis e trasferisce le plantule all’aperto ha, di solito, uno scopo ben preciso: arrivare alla fase di fioritura Outdoor con delle piante sanissime in modo da massimizzare la resa.

 

Ma quando inizia questa particolare fase e come far sì che le piante producano fiori grandi, potenti e profumati?

Oggi risolveremo tutti i tuoi dubbi riguardo la fioritura della cannabis Outdoor, ma vogliamo prima di tutto ricordarti che dovresti usare queste informazioni solo per placare la tua sete di sapere. Infatti in Italia non è permesso coltivare cannabis (anche se si possono acquistare semi di marijuana per farne collezione).

E ora, addentriamoci nell’argomento fioritura!

Quando avviene la fase di fioritura Outdoor?

fioritura della cannabis outdoor

Le piante di cannabis fotoperiodiche coltivate all’aperto (ovvero quelle la cui crescita dipende dalle ore di luce/buio) passano dalla fase vegetativa a quella di fioritura quando le giornate iniziano ad accorciarsi, di solito intorno alla fine dell’estate. La maturazione delle cime avviene quindi in pieno autunno, quando il fotoperiodo è breve, ovvero le ore di buio sono superiori a quelle di luce.

Nelle piante nate da semi autofiorenti (a fioritura automatica) questo periodo arriva spontaneamente, in base all’età della pianta e non in base ai cicli di luce/buio.

È una fase che tutti i coltivatori aspettano con ansia, ma bisogna fare attenzione a numerosi fattori affinché lo sviluppo dei fiori sia ottimale.

Ecco quali:

  • apporto di sostanze nutritive
  • pH del terreno
  • vento e pioggia
  • piante di genere maschile!

Vediamo come i coltivatori badano a questi fattori per avere una resa ottimale.

Leggi anche: Quando raccogliere le cime di canapa? Tutti i segnali utili per gli agricoltori

Apporto di nutrienti alle piante di cannabis in fioritura Outdoor

Durante le varie fasi di crescita della cannabis bisogna fare particolare attenzione all’apporto di sostanze nutritive, specialmente azoto, fosforo e potassio (NPK).

Ecco le indicazioni che seguono numerosi agricoltori:

  • Inizio fase di fioritura: NPK 5:7:10
  • Prima metà fase di fioritura: NPK 6:10:15
  • Seconda metà della fase di fioritura: NPK 4:7:10

In commercio esistono fertilizzanti appositi per la fase di fioritura, che presentano le giuste quantità di nutrienti.

PH del terreno durante la fase di fioritura

Che le piante si trovino in vaso o piantate direttamente nel suolo, chi coltiva Outdoor deve fare molta attenzione al pH del terreno in modo che la pianta risulti in piena salute.

Infatti gli squilibri del pH fanno ammalare la pianta e compromettono lo sviluppo dei fiori.

Il pH ottimale per il terreno vicino alle radici è compreso tra 6,0 e 7,0.

Bisogna monitorarlo costantemente affinché risulti sempre perfetto per le piantine.

Coltivazione Outdoor? Attenzione al vento e alla pioggia!

pioggia pericolosa per fioritura outdoor

Con l’avvicinarsi dell’autunno, e dunque proprio all’avvio della fase di fioritura della cannabis, arrivano anche le condizioni atmosferiche peggiori.

Spesso i coltivatori devono affrontare forti piogge, alta umidità, molto vento e temperature fredde. Quindi devono pensare alle soluzioni migliori per prevenire i danni (ed evitare che i fiori si rovinino).

Ecco due metodi vincenti, da usare contemporaneamente:

  1. spostare i vasi sotto una tettoia, al riparo dalle intemperie;
  2. rinforzare le piante con pali di bambù, reti da giardino e fil di ferro.

E ora arriviamo all’ultimo grande pericolo per la fase di fioritura Outdoor… Le piante di genere maschile!

Leggi anche: Cannabis maschio o femmina? Come distinguere i due sessi in 3 mosse

Piante maschili: bisogna eliminarle prima che sia troppo tardi

Contestualmente alla fioritura delle piante di genere femminile arriva anche lo sbocciare dei fiori maschili… vale a dire le sacche di polline che, con il vento, va a fecondare i fiori delle femmine!

Questo è spesso un evento nefasto per i coltivatori: gran parte di essi coltiva cannabis per ottenere un buon raccolto di fiori, non di semi.

In genere solo le banche dei semi, come BSF Seeds, hanno l’obiettivo di produrre un gran numero di semenze.

Eppure quando si coltiva Outdoor è molto semplice non scovare in tempo una pianta maschile o ermafrodita (con fiori maschili e femminili sullo stesso fusto) ed accorgersene quando ormai è troppo tardi, ovvero quando la fioritura si interrompe dando spazio alla produzione di semi.

Per evitare questo terribile avvenimento bisogna controllare le piante alla perfezione, soprattutto al termine della fase vegetativa, quando la pianta avvia la fase di pre-fioritura.

È proprio in questo periodo che la marijuana manifesta i suoi caratteri sessuali. Parliamo dei pistilli bianchi per quanto riguarda le piante femminili e di sacche di polline a grappoli, simili a piccolissimi caschi di banane, per quanto riguarda le piante maschili.

Per evitare che le sacche di polline si aprano e fecondino i fiori, interrompendo la loro maturazione e la produzione di cannabinoidi, occorre eliminare tutte le piante di genere maschile prima che arrivino a svilupparsi e ad aprirsi.

In alternativa, con i semi femminizzati (che nel caso del marchio BSF Seeds includono anche quelli autofiorenti e quick) è possibile evitare di vivere questo stress, perché queste semenze hanno oltre il 90% di possibilità di produrre piante di genere femminile.

Problema risolto dal principio!