No, le Marlboro alla cannabis non sono mai esistite: ecco com’è nato questo mito

Marlboro alla cannabis

Modificato il: 30/05/2023

Facciamo luce su una delle più grandi bufale riguardanti la canapa

Se hai una grande curiosità nei confronti della cannabis, non è poi così strano che tu stia facendo delle ricerche sulle sigarette alla marijuana. E non c’è da stupirsi nemmeno del fatto che, tra i vari risultati mostrati da Google, tu abbia trovato delle immagini che raffigurano dei pacchetti di Marlboro bianchi e verdi con una foglia di marijuana stilizzata al centro. Eppure, non hai mai visto un simile pacchetto dal tabaccaio sotto casa. Dunque, ti starai domandando se queste sigarette esistano davvero.

 

In questo articolo ti racconteremo di una delle bufale più clamorose che hanno interessato sia l’azienda americana produttrice di tabacchi sia il mondo della canapa.

Marlboro marijuana

Marlboro alla marijuana: le sigarette alla canapa mai esistite

Nonostante le Marlboro alla marijuana non abbiano mai visto nemmeno l’ombra di un’ipotetica produzione, ancora oggi molte persone non sono al corrente della grandissima bufala che ha interessato il noto brand di tabacchi. Sono trascorsi già 8 anni dalla diffusione di questa fake news secondo cui il produttore statunitense sarebbe stato in procinto di lanciare nel mercato una nuova linea di sigarette alla cannabis.

La notizia fece il giro del mondo in poche ore e gli appassionati di marijuana già pregustavano chissà quali scenari di legalizzazione davanti a una presa di posizione così netta da parte di un colosso del mercato del tabacco. Senza che Altria, gruppo proprietario del marchio Marlboro, avesse mai rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla possibilità di entrare nel settore della cannabis, iniziarono a girare voci sulle tipologie di prodotti che il brand avrebbe avuto in mente di commercializzare, dalle sigarette classiche aromatizzate alla canapa a vere e proprie ‘canne’ confezionate (sigarette composte totalmente di marijuana).

Addirittura, tra i vari rumors che accompagnarono l’onda d’urto di questa bufala fece scalpore la notizia secondo cui il lancio ufficiale della nuova linea di prodotti Marlboro alla cannabis sarebbe avvenuto durante l’evento sportivo più importante e seguito in America (e nel mondo), ovvero il Superbowl dell’anno successivo. In realtà, queste fantomatiche sigarette alla canapa non videro mai la luce né nella finale del campionato di football del 2015, né negli anni a seguire.

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Ma se l’azienda non ha mai messo in agenda la produzione di un prodotto simile, come mai prese a girare una voce tanto assurda? Beh, la spiegazione c’è, e te la daremo nel paragrafo successivo.

Sigarette alla canapa

Cosa lega Marlboro al mondo della cannabis

Se qualche genio del male ha sganciato la bomba delle Marlboro alla cannabis nell’ormai lontano 2014, la ragione è da cercare in un evento che effettivamente poteva suggerire un ammiccamento al mondo della cannabis da parte della multinazionale americana. Altria Group, infatti, nel 2014 ha dovuto fare i conti con una notevole flessione delle vendite di tabacchi. I dati del quadriennio 2010-2014 avevano fatto registrare un calo del 15%. Se si prendono in considerazione i numeri di questa azienda, più che di calo si potrebbe parlare di crollo.

Nello stesso anno, l’imponente compagnia ha preso una decisione storica che, probabilmente, ha influito sulla fuga di notizie false legate alle sigarette alla cannabis. Altria, infatti, ha acquisito il 45% delle quote societarie di un’azienda canadese specializzata nella produzione di marijuana medica, la Cronos di Toronto. Tale decisione deve aver fatto pensare a qualche giornalista che, davanti a un calo talmente significativo del consumo di tabacco, Altria fosse intenzionata a diversificare i propri affari e lanciarsi in un settore promettente come quello della canapa. Magari, tra le fantasie di chi ha diffuso la notizia del lancio delle sigarette alla canapa c’era l’idea che, sotto la spinta di un marchio come Marlboro, la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo avrebbe potuto subire un’impennata.

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Beh, la storia ci dice che in realtà il marchio di sigarette più famoso del mondo non ha mai introdotto nel mercato un prodotto confezionato in pacchetti verdi con una bella foglia di maria al centro (almeno fino a oggi). Per adesso, l’ingente investimento di Altria (si parla di 1,8 miliardi di dollari) non indica alcuna volontà di produrre sigarette a base di marijuana; tuttavia non è da escludere che un giorno possa verificarsi uno scenario simile, anche alla luce del fatto che diversi Stati americani (tra cui la California) abbiano legalizzato il consumo di cannabis a scopo ricreativo.

In conclusione

Ormai sono anni che ci siamo abituati alle fake news, ma nel 2014 il popolo del web era ancora ingenuo rispetto a ora. Non deve dunque stupire che da una notizia come quella dell’acquisizione della Cronos da parte di Altria Group sia scaturita una congettura totalmente priva di fondamenta come quella della nascita delle Marlboro alla cannabis e che la gente ci abbia creduto.

Allo stato attuale, l’unico modo per fumare sigarette alla marijuana è realizzarle per conto proprio, anche se ci teniamo a farti presente che in Italia il consumo a scopo ricreativo è illegale. Anche la coltivazione dei semi di cannabis è proibita dalla legge. Tuttavia, su Sensoryseeds puoi liberamente acquistare i semi femminizzati, i semi autofiorenti e i semi fast flowering per scopi collezionistici.