Micro acari e cannabis: come si può proteggere la marijuana da questi pericolosi parassiti

Micro acari della cannabis

Modificato il: 30/05/2023

Cosa fanno questi organismi patogeni alla canapa e come eliminarli

Che la canapa abbia dei nemici non è certo una novità; per decenni, infatti, questa pianta utile per molteplici utilizzi è stata costantemente attaccata e anche adesso, nonostante diversi studi ne abbiano evidenziato diverse proprietà benefiche, è costantemente sotto tiro. Ma in questo articolo, noi di Sensoryseeds non parleremo dei nemici della cannabis appartenenti al genere umano, bensì di quelli che minacciano la sua salute e la sua produttività.

 

Tra i tanti parassiti che rappresentano un pericolo per le piante germogliate dai semi di marijuana ci sono i micro acari, e in questo articolo scoprirai in che modo attaccano la canapa e come si possono sconfiggere.

Quali sono i patogeni della canapa

Quali sono gli acari nemici della cannabis e quali danni arrecano alla pianta

Come tutte le piante, anche quella di marijuana ha tanti nemici che mettono in pericolo la sua sopravvivenza. Alcuni di questi, purtroppo, sono talmente piccoli da non risultare visibili a occhio nudo e, a dispetto delle dimensioni ridotte, possono causare danni seri alla pianta. Solitamente si sente parlare degli acari della polvere, ma esistono tantissime specie di questo aracnide, alcune delle quali colpiscono le piante e i frutti.

A differenza di quelli della polvere, i micro acari della cannabis sono molto più piccoli e rispondono quasi sempre ai seguenti nomi:

  • Tetranychus urticae (noto anche come ragnetto rosso);
  • Steneotarsonemus Pallidus;
  • Phytonemus Pallidus.

Questi minuscoli parassiti non vivono a lungo ma proliferano velocemente perché le femmine sono in grado di deporre fino a 70 uova. Dove lo fanno? Prevalentemente negli ambienti più umidi della pianta, ovvero i germogli e le nuove foglie. I danni che provocano alle piante sono ingenti in quanto non solo si nutrono delle loro sostanze nutritive e dei liquidi, ma tramite la loro saliva rilasciano anche delle tossine capaci di farle ammalare.

Ti starai domandando: “Ma se sono così piccoli, come si fa a capire se c’è un’infestazione in corso?

Beh, i segnali si manifestano sulla pianta in maniera piuttosto chiara. Vediamo quali sono.

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Da cosa si capisce se una pianta di canapa è infestata dal ragnetto rosso o da altri acari

Spesso capita di attribuire certi sintomi di sofferenza da parte delle piante alle loro caratteristiche genetiche. Beh, indubbiamente alcune piante sono più resistenti di altre, ma quando si notano certi segni durante il ciclo vegetativo (ovvero quello che intercorre tra la germinazione dei semi di cannabis e la nascita delle infiorescenze) e durante il ciclo di fioritura, è probabile che le povere piante siano sotto l’attacco degli acari.

I segnali tipici di un’infestazione di questi parassiti nel ciclo vegetativo sono facilmente individuabili. Le foglie si deformano, la pianta smette di svilupparsi o cresce molto più lentamente, la colorazione delle foglie tende al giallo o al marrone, i germogli faticano a nascere e le foglie iniziano a cadere giù. Se gli acari piombano sulla canapa durante la fioritura, invece, la pianta interrompe improvvisamente la sua crescita e si ha una diminuzione evidente dei tricomi e dei pistilli dei fiori (questi ultimi tendono anche a ossidarsi assumendo una colorazione marrone).

In questi casi, come ci si libera del problema?

Ragnetto rosso della canapa

Cosa usare come antiparassitario per i micro acari della cannabis

La contaminazione da acari può avere luogo anche in ambienti apparentemente protetti come le serre; questi parassiti, infatti, possono essere trasportati dagli insetti e dall’uomo stesso, che può introdurli all’interno di una piantagione in maniera involontaria in quanto questi possono essere presenti sotto le suole delle scarpe o nei vestiti. La presenza di altre colture nelle vicinanze – specialmente i vigneti, particolarmente soggetti a questo tipo di infestazione – costituisce un ulteriore campanello d’allarme che, in presenza dei segnali di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, dovrebbe convincere un coltivatore a dotarsi di una buona lente di ingrandimento.

Se il controllo in stile Sherlock Holmes evidenzia un’infestazione, la cosa più saggia da fare nell’immediato è rimuovere immediatamente le piante infestate e lo strato di terra in cui risiedono. Dopodiché è fondamentale disinfettare l’area e tutti gli attrezzi con la varechina per neutralizzare eventuali uova e larve; in caso contrario, l’eliminazione degli arbusti attaccati dagli acari non impedirà ai parassiti sopravvissuti di fare lo stesso con altre piante e proliferare nuovamente.

Un altro modo per liberarsi degli acari della cannabis è ricorrere a un insetticida naturale come il piretro, il tanaceto o l’aglio, oppure a insetti che si nutrono di questi micro acari. Da evitare, invece, i prodotti chimici qualora la coltivazione delle piante sia destinata alla produzione di derivati per il consumo da parte dell’uomo o degli animali.

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In conclusione

In questo articolo hai scoperto come si individuano gli acari su una pianta di cannabis e qual è il modo migliore per liberarsene. Tuttavia, se sei un appassionato (o un’appassionata) di questa pianta, saprai bene che la sua coltivazione non è consentita ai privati cittadini. Pertanto, i migliori semi autofiorenti, i semi fast flowering e i semi femminizzati di diverse qualità di canapa che troverai in vendita su Sensoryseeds possono essere usati esclusivamente per scopi collezionistici.

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