Come coltivare semi autofiorenti senza incorrere in multe o sanzioni amministrative

COME COLTIVARE SEMI AUTOFIORENTI

Modificato il: 30/05/2023

Coltivare semi di canapa autofiorenti è possibile senza rischiare?

In Italia è possibile acquistare semi di canapa autofiorenti, ma anche semi femminizzati o regolari, senza incorrere in sanzioni o altri provvedimenti. Il motivo di questa concessione è molto semplice in quanto i semi di cannabis non contengono in alcun modo THC, il quale viene prodotto, insieme agli altri cannabinoidi, dalle piante e non dalle semenze.

 

La vendita di semi di maria è quindi consentita nel nostro Paese. Ciò che non è permesso è far germogliare i semi che potrebbero generare piantine ad alto contenuto di THC; il tetraidrocannabinolo è infatti una sostanza stupefacente proibita nel territorio italiano. La germinazione dei semi comporterebbe dunque la produzione di una sostanza illegale.

Se quindi prima di leggere questo articolo ti stavi chiedendo come coltivare semi autofiorenti, sappi che le uniche semenze di canapa coltivabili nel nostro Stato sono quelle di cannabis light certificate U.E., chiamate anche “semi di canapa industriale” o più semplicemente “semi di canapa certificati”.

Nello specifico, sono semi capaci di generare piante a bassissimo contenuto di THC (inferiore allo 0,2%, con percentuale tollerata fino allo 0,5%). I semi classici, non light, sono quindi da intendersi come semi di canapa da collezione e per legge non puoi farli germogliare.

“Ma come?”, penserai tu. “L’ultima sentenza della Cassazione sulla coltivazione di cannabis dice che far crescere poche piantine per uso personale non è reato!”. Oggi parleremo proprio del testo della sentenza relativa al 19 dicembre 2019; poi ti diremo come coltivare semi di canapa legale autofiorenti (o, qualora tu viva in uno Stato che ne permette la coltivazione, semi di cannabis THC).

Coltivare semi di marijuana autofiorenti? Rimane un reato amministrativo

germinazione semi autofiorenti cannabis

La sentenza della Cassazione relativa al 19 dicembre 2019 dice che coltivare un piccolissimo numero di piante di cannabis (a uso strettamente personale) non sia un reato penale. La germinazione di semi di marijuana rimane però un reato amministrativo: ciò significa che si rischiano delle sanzioni.

Potrebbe sembrarti una contraddizione, ma se si coltivano una o due piantine di cannabis perlomeno non si rischiano gli arresti domiciliari o il carcere. In compenso, se si viene scoperti dalle Autorità, si rischia una multa nonché la sospensione della patente di guida, del porto d’armi del passaporto e/o del permesso di soggiorno.

I provvedimenti valgono, in base al tipo di droga, da minimo un mese fino al massimo di un anno. Tendenzialmente le sanzioni amministrative per la detenzione di cannabis sono molto basse (ma si rischia la sanzione penale se non si dimostra che si tratta di un prodotto destinato all’uso personale).

Dunque ricorda: l’acquisto di semi di canapa è permesso a uso collezionistico. Se invece vuoi coltivare quella light, nei seguenti paragrafi puoi leggere come coltivare semi di canapa legale autofiorenti!

Leggi anche: Come coltivare i semi di cannabis light in maniera lecita e secondo le recenti sentenze della Cassazione.

Germinazione di semi autofiorenti canapa light

Far germogliare i semi di canapa autofiorenti non richiede, generalmente, grosso impegno. È però importante che le semenze siano ben mature; puoi capirlo dal colore: i semi immaturi sono verdi, mentre quelli pronti per la germinazione presentano un colore che vira dal marrone al grigio.

Molte varietà di semi di canapa sono anche striate, maculate o presentano un reticolato di colori che ricorda il riflesso dei raggi del sole sull’acqua.

Detto ciò, ecco come procedere per favorire la germinazione di semi di canapa industriale:

  1. Immergi i semi autofiorenti in un bicchiere d’acqua o in qualsiasi altro contenitore. L’acqua deve essere preventivamente sterilizzata e a una temperatura compresa tra i 20 e i 25ºC.
  2. Spingi i semi al di sotto della superficie dell’acqua e poi lasciali galleggiare: dovrebbero affondare entro 4 ore. Se alcuni semi non dovessero affondare, puoi spingerli sul fondo con le dita.
  3. I semi devono stare in acqua fino al massimo di 48 ore, arco di tempo nel quale sviluppano una piccola radichetta. Se stanno immersi oltre le 48 ore possono marcire.
  4. Una volta spuntata la radice puoi mettere i semi all’interno di dischetti di cotone bagnati (per intenderci, i classici dischetti struccanti), precisamente tra i due strati di un dischetto. In alternativa potresti usare della carta assorbente da cucina poco porosa, in modo che le radici non rimangano impigliate.
  5. Entro pochi giorni la radice cresce fino a 3 cm: a questo punto si può piantare il seme nel terreno, Outdoor o indoor.
semi canapa quanto produce una pianta autofiorente

I semi autofiorenti Outdoor sono veloci quanto quelli indoor. La crescita delle piante è estremamente rapida, tanto che i fiori maturano di solito entro 11 settimane dalla germinazione dei semi. È quindi molto importante piantare i semi nella loro sede ultima in quanto un trapianto potrebbe provocare dei traumi e ridurre nettamente il raccolto.

Ma di questo parleremo dopo! Ora concentriamoci sulla coltivazione dei semi di canapa autofiorenti light.

Coltivazione delle piante di canapa autofiorenti (light) dopo la germinazione dei semi

Outdoor o Indoor? Considera pro e contro dei due metodi di coltivazione, e se disponi di una piccola serra prediligi quella piuttosto che la coltivazione completamente all’aperto.

Ciò che devi sapere è che le piante di cannabis di cui stiamo parlando fioriscono automaticamente, senza preoccuparsi del fotoperiodo e dunque del numero di ore di luce e buio che ricevono! Arrivate a una certa età, di solito 7 settimane, iniziano a fiorire e non c’è modo di fermarle.

Ci sono alcuni semi, chiamati Fast Flowering Seeds, le cui piante dopo 7 settimane presentano dei fiori già maturi.

Nonostante la fioritura sia automatica, la resa dipende molto dalle ore di luce ricevute, oltre che dalla tipologia di terreno, dalle irrigazioni, dal fertilizzante etc. Per questo motivo è importante piantare Outdoor nei mesi più caldi, quando la pianta può ricevere molte ore di luce, e Indoor o GreenHouse (in serra), durante il resto dell’anno.

I coltivatori di canapa autofiorente Indoor di solito scelgono un ciclo pari a 18 ore di luce e 6 di buio oppure 24/24 ore di luce. È inoltre fondamentale che le piante ricevano una concimazione leggera e soprattutto organica (no fertilizzanti chimici please!).

Le annaffiature devono essere frequenti e non troppo abbondanti: meglio innaffiare un po’ quotidianamente che far annegare le piante in litri d’acqua e poi lasciarle a secco per diversi giorni.

Leggi anche: I 5 principali errori perdi-raccolto nella coltivazione di marijuana autofiorente.

Quanto produce una pianta autofiorente?

Le piante autofiorenti hanno una resa inferiore rispetto alla canapa stagionale, come quella nata dai semi di cannabis femminizzati. In compenso sono molto piccole e dalla fioritura breve, dunque adatte sia alla coltivazione Outdoor che a quella Indoor e GreenHouse.

Possiamo dire che le autofiorenti con una fioritura più abbondante arrivino a circa 550 gr/mq Indoor e circa 300 gr per pianta se coltivate GreenHouse (e Outdoor con ore di luce favorevoli a una buona fioritura).

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