Improvvisare e far germogliare semi di cannabis in Italia? Potrebbe essere una pessima idea

far germogliare semi di canapa

Modificato il: 11/12/2023

Ecco perché coltivare semi di canapa in Italia potrebbe essere un problema

Far germogliare i semi di cannabis e coltivare una pianta di canapa è il desiderio di molti amanti della marijuana ma prima di farlo sarebbe bene conoscere ciò che dice la legge a riguardo. In Italia, infatti, la vendita e l’acquisto delle semenze di canapa è legale ma non lo è farle germinare.

La questione verte sul fatto che i semi di canapa non contengono THC, perciò essi non possono rientrare in quella categoria di prodotti con un tasso di tetraidrocannabidiolo elevato e, quindi, essere considerati illegali. In particolare, in Italia il tasso tollerato di THC nei derivati della cannabis è fissato allo 0,5%.

Perciò i semi di marijuana sono assolutamente legali al pari dei semi di altre piante comuni, in quanto in sé non hanno alcun effetto drogante. Il problema sorgerebbe qualora tu li facessi germinare, dato che la pianta di canapa nata produrrebbe poi infiorescenze ricche di THC, ben oltre il consentito.

 

Il 19 dicembre 2019 è però accaduto un fatto senza precedenti: le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno emesso una sentenza storica sulla coltivazione della marijuana. Qualora si tratti infatti di una coltura casalinga con pochi esemplari e mezzi rudimentali di coltivazione, e quindi per uso personale, essa non costituisce reato penale.

coltivazione rudimentale semi di cannabis

Questo non significa che la coltivazione dei semi di marijuana sia diventata pienamente legale, in quanto permane l’illecito amministrativo, però essa non è più considerata un reato penale. Ovviamente la valutazione della connotazione della coltivazione viene fatta caso per caso dalle autorità ma si tratta di uno spiraglio di apertura sul tema canapa in Italia.

Nel nostro paese l’unica struttura autorizzata alla coltivazione della cannabis classica è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, dove viene prodotta la cannabis medica. Tutte le altre colture esistenti sono di marijuana light, che contiene un tasso di THC inferiore allo 0,5%.

In altri paesi tuttavia, come la Spagna, la coltivazione dei semi di marijuana in casa per consumo personale è tollerata ma non lo è il suo utilizzo libero per le strade. Andiamo ora a vedere quali sono i principali metodi per far germinare i semi di canapa, nei paesi dove ciò è consentito.

Far germogliare semi di canapa nel cotone: una tecnica classica ma con dei rischi notevoli

Una delle procedure più utilizzate per far germinare i semi di marijuana, e di qualsiasi altra pianta, è quella di disporli all’interno di un batuffolo di cotone, inumidendolo con dell’acqua. Da un certo punto di vista questo metodo permette di tenere d’occhio in modo perfetto la germinazione dei semi di canapa ma comporta anche dei rischi.

Devi sapere infatti che le prime radichette delle semenze di cannabis sono ricoperte di microscopici filamenti molto delicati e lo spostamento dal cotone al substrato potrebbe danneggiarli irreparabilmente. Per evitarlo, dovresti stare molto attento ed utilizzare delle pinzette per effettuare la transizione dal cotone al vaso.

In ogni caso, se hai deciso di utilizzare questo metodo devi assolutamente prendere qualche accorgimento, tra cui i seguenti:

  • Evitare di schiacciare il cotone sopra il seme
  • Far sì che il cotone sia sempre umido ma non inzuppato d’acqua
  • Mantenere l’umidità costante
  • Tenere i semi al buio
  • Tenere i semi al caldo

I semi di cannabis impiegano un lasso di tempo variabile per germinare, a seconda della specie di appartenenza, dalle 24 ore a qualche giorno. Il modo più semplice per mantenerli al caldo e umidi è metterli in una credenza chiusa vicino ad una fonte di calore, magari improvvisando una grow box con una busta di plastica con dei fori, da rimuovere una volta che il germoglio spunta.

Leggi anche: Dove trovare semi di cannabis di qualità: 5 paesi produttori di vere e proprie eccellenze.

Germinazione dei semi di marijuana direttamente nel substrato: vantaggi e svantaggi

far germogliare semi di cannabis

Un altra tecnica economica e di semplice fattura per far germinare i semi di cannabis, è quella di metterli direttamente nel substrato di coltura. Se decidi di utilizzare questa procedura, poni i semi di canapa ad una profondità minima, 1 centimetro al massimo e senza compattare la terra sopra di essi: è importante che il germoglio non incontri resistenza per uscire.

Come nel caso dei semi di canapa nel cotone, essi vanno conservati lontano dalla luce e in un posto caldo, quindi all’interno di una grow box o in un mobile chiuso, posto nei pressi di una fonte di calore. Il substrato deve essere mantenuto umido ma non troppo zuppo, per evitare di far marcire le semenze di canapa.

Se hai scelto di coltivare dei semi autofiorenti di cannabis, ovvero che danno vita ad una pianta di canapa con fioritura automatica in base all’età, puoi avviare la loro germogliazione in ogni momento dell’anno. Ciò che devi fare però, per assicurarti che la coltura vada a buon fine, è fornirgli il giusto apporto di calore anche nelle stagioni più fredde, magari sfruttando la luce di una lampada puntata sopra il seme.

Piantare i semi di marijuana direttamente nel substrato non comporta grosse controindicazioni, se non appunto quella di evitare di “stressare” le semenze compattando eccessivamente il substrato. Bisogna inoltre evitare di addizionare sostanze nutritive al substrato nelle prime due settimane, poiché le semenze di cannabis posseggono già tutte le sostanze che gli occorrono per la germinazione.

Il vantaggio maggiore di questo metodo è senza dubbio il fatto che essi siano già nella loro dimora definitiva. Evitare di doverli spostare evita infatti di arrecare danni irreparabili alle radici nate e di sottoporre il germoglio ad un trauma: si tratta insomma di una tecnica piuttosto sicura, molto adottate nelle colture casalinghe.

Far germogliare i semi di cannabis nei mini jiffy: che cosa sono e a che cosa servono

Un altra tecnica per far germogliare le semenze di marijuana, più professionale delle precedenti, è quella di utilizzare dei vasi jiffy. Ma che cosa sono i jiffy?

Si tratta di dischi di torba disidratata, di varie dimensioni, creati appositamente per la germinazione dei semi di qualsiasi pianta, compresi i semi di canapa. Il loro costo è piuttosto irrisorio e si tratta di un metodo molto utilizzato nelle colture industriali, poiché da ottime garanzie sulla germinazione delle semenze.

Utilizzarli è molto semplice, basta immergerli in acqua tiepida con PH tra 6 e 7, eventualmente arricchita con uno stimolante per radici, e, una volta gonfiati, farli sgocciolare per bene senza strizzarli. Fatto ciò, dovrai posizionare il seme di marijuana nel foro apposito e premere in modo da farlo affondare per circa mezzo centimetro.

A questo punto basta porre i jiffy con i semi di canapa in una grow box o in un posto buio e caldo e aspettare che spuntino i cotiledoni, i due primi germogli arrotondati della marijuana. Bisogna sempre monitorare il livello di umidità dei jiffy, impedendo che si secchino, soprattutto nelle prime 48 ore, eventualmente aggiungendo acqua ma senza inzupparli eccessivamente.

Una volta nate le plantule di cannabis, potrai trasferire il jiffy direttamente dentro il substrato: se si tratta di semi autofiorenti di marijuana meglio che passi direttamente al vaso definitivo, se invece hai fatto germogliare semi femminizzati di canapa puoi passare prima per un vaso più piccolo. Insomma, se vuoi fare le cose per bene, utilizzare i dischi jiffy è senza dubbio uno dei migliori metodi per far germinare i semi di cannabis.

Considerazioni finali sulla fase di germogliazione delle semenze di canapa

Come avrai intuito, far germinare i semi di maria è una fase della coltivazione della cannabis molto delicata, in cui si ha a che fare con un germoglio molto fragile. Sarà perciò importantissimo seguire le indicazioni che hai letto in questo articolo e tenere sempre sotto controllo questi tre fattori:

  • Umidità
  • Luce
  • Temperatura

Tendenzialmente, a prescindere dal metodo che sceglierai per far germinare le semenze di ganja, se manterrai la temperatura costante sui 25°, l’umidità giusta e la coltura al buio, i tuoi semi di cannabis daranno vita a dei germogli in salute.

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