Marjiuana in fiore: quando inizia e quanto dura questa fase nell’indoor

marijuana in fiore inizio e durata della fase

Modificato il: 30/05/2023

Ecco come capire quando inizia la fioritura della marijuana e quanto dura

La fase della marijuana in fiore è senza dubbio la più interessante e attesa di tutto il processo di coltivazione della pianta.

A seconda che le piante nascano da semi autofiorenti, semi femminizzati o di altre genetiche, i tempi di fioritura possono cambiare, ma nelle colture indoor ci sono delle fasi fondamentali che segnalano l’inizio di questa fase. 

 

Scopriamo di quali si tratta, parlando sia delle piante di marijuana fotodipendenti che di quelle autofiorenti.

Marijuana e inizio della fioritura indoor

I processi che avvengono in fase di fioritura (tempi compresi) dipendono tantissimo dai semi di cannabis che si è deciso di seminare, ma anche dal tipo di coltura adottato, che si divide prevalentemente in coltura indoor e outdoor.

L’inizio della fioritura outdoor (all’aperto) coincide con la fine dell’estate, ossia quel periodo in cui le giornate iniziano ad accorciarsi. 

marijuana in fiore

Nelle colture indoor, invece, la fioritura può essere indotta mediante le lampade. 

Come?

Durante la fase vegetativa (il periodo di sviluppo della pianta) di solito si sottopongono le piante a dei cicli di 18 ore di luce e 6 di buio.

Quando la pianta è cresciuta il tanto giusto e si desidera indurre la fioritura, non si deve far altro che diminuire le ore di luce (di solito si arriva a 12) e aspettare che questa dia i suoi segnali.

Nelle colture indoor, quindi, il processo è indotto, mentre in quelle outdoor è naturale, ma la causa scatenante della fioritura è sempre la stessa. 

Sostanzialmente quando una pianta di marijuana viene sottoposta a un ciclo che prevede più ore di buio, automaticamente si prepara a fiorire: dopo una prima fase di sviluppo smette di allungarsi e inizia a dedicare tutte le sue energie e il nutrimento alla produzione delle cime.

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Quanto dura il periodo di fioritura?

La durata della fase di fioritura di solito va dalle sette alle otto settimane, ma non c’è una regola fissa. Alcune genetiche, infatti, sono molto veloci, altre invece, per arrivare alla completa maturazione delle cime richiedono più tempo (specialmente alcune genetiche di sativa).

Diciamo che il momento ideale per la raccolta dei fiori, di solito, oscilla tra la sesta e l’ottava settimana.

La prima settimana di fioritura può essere considerata una fase di preparazione

La pianta di marijuana, avvertendo una diminuzione delle ore di luce, capisce che si deve preparare per l’inverno e, di conseguenza, a dover sostenere il peso delle cime che si stanno per sviluppare.

Che cosa succede, dunque?

La crescita delle piante improvvisamente accelera al punto che, talvolta, queste arrivano ad allungarsi fino al doppio delle loro dimensioni originarie (questa fase è chiamata anche stretching) e, in generale, con la produzione di nuovi rami e foglie tendono a irrobustirsi. 

Dopo aver generato la struttura adeguata alla fioritura, durante la seconda settimana la pianta di cannabis inizia a produrre i primi pistilli bianchi: i sottili peletti che daranno forma alle cime.

Dalla terza alla quinta settimana la pianta concentrerà tutte le sue energie nello sviluppo delle cime vere e proprie: man mano che passa il tempo gli aromi della pianta saranno più pungenti, le cime saranno sempre più formate e nasceranno nuove infiorescenze. 

Dalla sesta all’ottava settimana circa, invece, si assiste alla maturazione dei fiori.

cannabis in fiore

Inizio della fioritura in una pianta autofiorente indoor

Nei paragrafi precedenti abbiamo accennato che la fase di fioritura della marijuana dipende tantissimo anche dalla genetica di semi di marijuana coltivati.

Quando si ha a che fare con piante nate da semi autofiorenti o con piante autofiorenti nane, in effetti, il discorso che abbiamo fatto prima riguardo ai cicli di luce e buio non è valido.

La cannabis autofiorente, come fa intendere il nome stesso, fiorisce autonomamente, non dipende dai cicli di luce ai quali viene sottoposta. Questo significa che nelle colture indoor, coltivando piante di questo tipo, è possibile mantenere il ciclo di 18 ore di luce e 6 di buio dalla messa a dimora dei semi fino alla maturazione dei fiori.

Di solito, le piante autofiorenti entrano in fase di fioritura dopo circa 25-30 giorni di sviluppo e il periodo di fioritura dura approssimativamente da un mese a 50 giorni.

Nel caso della piante autofiorenti, dunque, i tempi di fioritura sono a sé e sono molto più veloci rispetto a tante altre genetiche di cannabis.

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Per concludere

Come abbiamo visto il periodo della marijuana in fiore dura dai sei mesi agli otto circa per la maggior parte delle genetiche di cannabis e solo un mese o poco più se si ha a che fare con le piante autofiorenti.

Coltivando le piante di cannabis fotodipendenti, inoltre, nelle colture indoor la fase di fioritura dev’essere indotta con l’aumento delle ore di buio, mentre se si coltiva marijuana autofiorente il processo inizierà autonomamente dopo circa un mese e sarà riconoscibile dall’improvvisa crescita della pianta e dalla produzione dei pistilli bianchi.

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