Che odore ha la marijuana? Tutto quello che devi sapere

che odore ha la marijuana

Modificato il: 30/05/2023

Aromi marijuana: come distinguere quelli buoni da quelli ‘cattivi’

Se sei neofita del mondo della cannabis, potresti domandarti che odore abbiano i boccioli.

In effetti, conoscere i vari aromi è fondamentale per capire se il prodotto che hai acquistato è di buona o cattiva qualità.

 

Ragion per cui in questo articolo vedremo quali sono i possibili aromi di cannabis che potresti percepire annusando i buds.

Hai già l’impressione che questo articolo faccia al caso tuo?

Iniziamo!

che odore ha la cannabis

Come annusare i boccioli di cannabis (senza danneggiarli)

Il modo migliore per riconoscere i vari aromi di un fiore di cannabis è prendere tra le mani un bocciolo già essiccato, spremerlo leggermente e annusarlo.

Esatto, nulla di più.

Tuttavia, bisogna essere molto cauti quando si decide di farlo perché la spremitura causa il rilascio di terpeni e gas, una circostanza che danneggia seriamente i tricomi.

A questo punto però potresti domandarti perché abbiamo consigliato di annusare un bocciolo già essiccato e non in piena fioritura, giusto?

Il motivo è semplice: toccare la pianta in fiore significherebbe rischiare di trasmetterle dei batteri, il che potrebbe portare all’insorgenza di muffe e funghi.

Insomma, un vero disastro.

Leggi anche: Come aprire un cannabis social club in Italia: si può fare davvero?

I principali aromi della marijuana (che forse non conoscevi)

Gli aggettivi usati per descrivere la cannabis spesso includono: muschiato, speziato, legnoso, pepato, agrumato e tropicale.

Questi profumi tendono a essere correlati ai profili terpenici delle varietà di erba.

Addirittura, alcuni dei terpeni più comuni presenti nella cannabis possono rendere l’erba profumata, come i seguenti aromi:

  • Mircene: aromi terrosi, muschiati ed erbacei, paragonabili al mango o al timo;
  • Cariofillene: profumo di bosco, di pepe, di chiodi di garofano;
  • Α-umulene: toni terrosi con note speziate, simili a quelli della birra;
  • Α-pinene: aghi di pino, rosmarino e basilico;
  • Limonene: note di limone, come la buccia degli agrumi;
  • Linalolo: fragranza floreale presente anche nella lavanda e nel legno di rosa.

Altri aromi che spiccano nella buona erba sono i tioli, derivati dello zolfo e prodotti naturalmente dalla pianta di cannabis.

Questi composti pungenti sono ottimi antiossidanti, e si trovano nell’aglio, nel gas naturale e nelle cipolle.

A questo punto c’è da chiedersi: cosa rivela il profumo di una varietà?

Devi sapere che ogni varietà vanta i propri profili terpenici, e l’odore può offrire sottili indicazioni sugli effetti di ognuna.

Cioè?

Come i cannabinoidi esercitano un forte impatto sulla mente e sul corpo, anche i terpeni sono responsabili di alcuni degli effetti della cannabis. Per esempio, una marijuana dall’odore zuccherino è probabile che contenga concentrazioni più elevate di limonene, ed è dimostrato clinicamente che ha la capacità di aumentare l’umore e i livelli di serotonina e di ridurre l’ansia.

Ma c’è di più.

Uno studio del 2018 pubblicato su Plos One ha chiesto ai partecipanti di caratterizzare undici diversi ceppi di cannabis attraverso campioni annusati. Nessuno dei partecipanti era stato addestrato alla descrizione sensoriale, ma quasi tutti erano consumatori di cannabis. I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti erano in grado di discriminare in modo coerente tra gli undici ceppi e che questi ultimi formavano dei raggruppamenti in base alla somiglianza del loro odore:

  1. il gruppo A comprendeva l’erba che aveva un odore terroso, legnoso ed erbaceo;
  2. il gruppo B si riferiva alla cannabis con note agrumate, di limone e dolci.

I partecipanti erano più propensi ad associare il gruppo agrumi/limone/dolce a una maggiore potenza e qualità. Questa percezione, tuttavia, non ha alcuna relazione con il contenuto di THC, perché quest’ultimo è inodore.

odore cannabis

Odori negativi della cannabis: ecco quali sono

Quando si parla di cannabis, devi tenere presente che ci sono odori e odori.

Questo significa che se percepisci uno di quelli che stiamo per elencare, la marijuana che hai acquistato ha perso la sua qualità:

  • sudore o urina: sebbene alcune varietà possano avere un aroma che ricorda leggermente l’ammoniaca, se percepisci un odore molto forte significa che il prodotto è stato attaccato da muffa o funghi;
  • capelli bruciati: attenzione a questo odore, è un probabile sintomo dell’utilizzo di sostanze chimiche adoperate per coltivare la pianta;
  • odore di erba appena tagliata equivale a erba di bassa qualità: questo odore è dovuto infatti ai gas rilasciati durante la decomposizione della clorofilla.

Spesso questi odori sono dovuti a una cattiva conservazione del prodotto, ragion per cui è essenziale acquistare sempre presso rivenditori certificati e autorizzati.

Leggi anche: Cannabis FM2: quello che devi sapere su questa varietà di marijuana terapeutica

Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di offrire una panoramica in merito ai possibili odori che potresti percepire annusando la cannabis.

Come avrai letto, bisogna essere molto cauti durante questo processo e, soprattutto, annusare esclusivamente boccioli già essiccati, così da evitare di danneggiare la pianta in fase di crescita.

Se però dovessi percepire degli odori negativi come quelli che abbiamo elencato poco fa, è molto probabile che il prodotto sia stato mal conservato o di bassa qualità.