Germinazione semi cannabis autofiorenti: ecco ciò che devi sapere.

Germinazione semi cannabis autofiorenti

Modificato il: 30/05/2023

Il metodo perfetto per la germinazione di semi di cannabis autofiorenti: consigli e trucchi.

La germinazione dei semi di cannabis autofiorenti è una fase assolutamente delicata: se non scegli il metodo giusto puoi rischiare di perdere i tuoi preziosi semi, dunque è importantissimo sapere come fare.

 

Prima di addentrarci nei particolari, però, vogliamo avvisarti del fatto che far germogliare semi di marijuana sia, in Italia, un illecito amministrativo. In questo approfondimento ti diamo consigli sulla germinazione di semi di canapa, ma se vivi in un Paese che non ti consente di coltivare cannabis prendili solo come dei dati a puro scopo informativo!

Se invece attualmente vivi in Spagna o in un altro Stato in cui è consentita la coltivazione ad uso personale e/o terapeutico… Allora puoi tranquillamente mettere in pratica ciò che leggerai.

Pronto? Allora iniziamo subito.

Importanti consigli sulla germinazione dei semi autofiorenti

consigli sulla germinazione semi autofiorenti

Ancor prima di piantare i semi autofiorenti è fondamentale conoscere delle particolarità dei semi e delle piante a fioritura automatica, da considerare durante la fase di germinazione:

  • I semi di cannabis autofiorenti sono molto delicati (ma lo sono anche i semi femminizzati e i semi veloci). Tenerli lontani dalle intemperie durante la fase di germinazione, e dunque farli germogliare al chiuso, è assolutamente necessario se non vuoi perdere il tuo prodotto.
  • Le piante autofiorenti crescono molto velocemente, tanto che solitamente iniziano a fiorire dopo circa un mese dalla germinazione. Per questo motivo non tollerano i trapianti: non avrebbero il tempo necessario per potersi riprendere dopo il travaso, che è un trauma per tutte le piante.
  • Le radici delle piante di cannabis hanno bisogno di spazio e ossigeno. Prediligi vasi grandi fin da subito, ricordandoti che un’autofiorente di solito non sopravvive al rinvaso o, se riesce a farlo, produce pochissimi fiori.

Da queste particolarità nascono tre consigli fondamentali sulla germinazione dei semi autofiorenti:

  1. La fase di germinazione deve avvenire al chiuso.
  2. È necessario piantare i semi autofiorenti nella loro destinazione ultima.
  3. I vasi in cui si piantano i semi automatici devono essere ampi. Consigliamo una capienza che può andare dagli 11 ai 18 litri.

Dopo queste premesse fondamentali per una buona germinazione, entriamo nel vivo dell’articolo: qual è il metodo migliore per far germogliare i semi autofiorenti?

Come far germinare al meglio i semi autofiorenti.

Affinché i semi possano germogliare, hanno bisogno di elevata umidità, un buon terreno e temperature adeguate. Il metodo più utilizzato per favorire il più possibile la nascita del germoglio è il seguente:

  • Immergere i semi di marijuana in un bicchiere o un contenitore colmo d’acqua sterilizzata a una temperatura di 20-25ºC circa.
  • Spingere i semi al di sotto della superficie dell’acqua; dovrebbero affondare dopo poche ore, al massimo 4.
  • In 24 o al massimo 48 h i semi sviluppano una radichetta bianca. È il momento giusto per trasferirli all’interno di un dischetto di cotone (quelli struccanti sono perfetti perché poco porosi) oppure in un cubo o un dischetto di lana di roccia ideale per la germinazione della cannabis.
  • Dopo pochi giorni la radichetta arriva a una lunghezza di 2 o 3 cm e si può trasferire il seme o il cubetto di lana di roccia con il seme nel terreno. La radice deve essere sempre rivolta verso il basso e il terreno costantemente umido (l’umidità relativa deve aggirarsi intorno al 90%), con una temperatura costante di 20-25ºC.
  • Poco tempo dopo si inizia a intravedere il germoglio di cannabis che fa capolino dal terreno. Ecco a te la delicatissima plantula, da curare come se fosse una figlia. Ha bisogno di temperature comprese tra i 22 e i 25ºC e un tasso di umidità relativa che può andare dal 70 al 90%.

Leggi l’articolo: Come coltivare i semi autofiorenti? I nostri consigli per una resa ineccepibile per conoscere le fasi post germinazione e le varie esigenze della pianta.

Come ti abbiamo anticipato, anche il terreno è fondamentale per una buona germinazione. Vediamo tutti i dettagli a riguardo.

Lana di roccia (Rockwool) e terriccio per la germinazione dei semi di marijuana autofiorenti

terriccio per germinazione semi autofiorenti

La lana di roccia è il substrato ideale per far germogliare i semi di cannabis autofiorenti (ma anche le altre tipologie di semi di canapa). Il motivo è molto semplice: questo materiale trattiene e distribuisce il modo omogeneo sia l’acqua che le eventuali sostanze nutritive, di cui però ti sconsigliamo l’utilizzo durante la germinazione.

Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che i coltivatori possono trasferire i cubi o i dischetti in lana di roccia direttamente nel terreno senza traumatizzare la piccola radichetta iniziale.

Passando all’argomento “terriccio”, ecco di seguito quali caratteristiche dovrebbe avere il terreno perfetto per i semi di cannabis autofiorenti BSF:

  • Biologico e ricco. Una miscela di terriccio adatto alla semina andrà benissimo.
  • Drenante e leggero (no ai ristagni!).
  • Contiene elementi fondamentali per una buona crescita delle piante, quali:
    • Perlite
    • Vermiculite
    • Fibra di noci di cocco

Durante la fase vegetativa è opportuno aggiungere fertilizzanti naturali biologici come il vermicompost.

Leggi anche: Come seminare la marijuana nel miglior terreno possibile: 5 cose che non conosci del rapporto tra terreno e germinazione.

In conclusione

La germinazione dei semi autofiorenti è una fase molto delicata, ma se segui i nostri consigli non dovresti avere problemi.

Ricorda, inoltre, che i semi di marijuana devono essere ben maturi e pronti alla coltivazione, come i semi di canapa BSF Seeds: acquistali subito su Sensory Seeds e ricevili a casa, con un pacco anonimo, in 24-48 ore dal tuo ordine!